martedì 21 ottobre 2014

Nel Darfur


Ad un bambino

Ho disegnato nel deserto
rivoli d'acqua cristallina
perché arrivassero alle tue labbra
perché il tuo corpicino ridesse
e si riempisse dell'amore
che io sento per te

Ho contato granelli di sabbia
creando sentieri per scoprire
il tuo villaggio
mentre la luna mi regalava
la scia per lenire
i tuoi dolori,
quelli che ho toccato
asciugando le tue lacrime
frammiste alle mie
che contavano poco o niente.

Incontrandoti
ho pianto, ho urlato
ho graffiato la tua terra
inaridita
che non dava segni di vita
Solo dolore e abbandono
dentro le tue ossa
ornate di esile carne
e basta


E dopo...
e dopo, non lontano da te
luci sfolgoranti
divise militari, prepotenti
lusso, locali di perdizione
e vita beata

Erano e sono i tuoi testimoni
perché tu possa rimanere
quello che sei e sarai

solo e nulla più!

Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'Anima

3 commenti:

  1. Molto toccante e amara. Infito sgomento.

    Graziella

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  2. Caro Gavino, Auguri!


    Graziella

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  3. Mi piacciono molto le tue poesie contro l'iniquità e le ingiustizie del mondo in particolare riguardanti i piccoli innocenti. Hai tutta la mia ammirazione
    Giovanna

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