benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

martedì 30 aprile 2013

CENERE




Furono solo
Parole di carta
Che un soffio di vento
Portò lontano e il fuoco
D’un fiammifero
Accartocciò
Riducendole in cenere

Furono solo
Pensieri molesti
Che le azioni del giorno
Trasformarono
E la nebbia del tempo
Dissolse

Danila Oppio
da Smemoria e Memoria Poetica

SOTTOVOCE



Ti voglio dire
quanto soffro
quando apro gli occhi
Subito mi appare
mi assale, mi imprigiona
quella moltitudine
che corre e si affanna
che strombazza alle otto del mattino
perché è in ritardo
che bestemmia il suo vicino
che non si sposta
che scivola sull'asfalto
bagnato e bucato
da lavori sempre in corso
e bestemmia il sindaco un'altra volta

Sottovoce vorrei dirti
quanto è triste
uscire da quel piccolo
nostro guscio
e imbattersi nell'inciviltà
ormai globalizzata e autorizzata
Vorrei ripetertelo sempre
non più sottovoce
ma a squarciagola.

Gavino Puggioni
19 maggio 2003

Da L'arcobaleno in giardino

ISPIRAZIONI


M’ha investito una pagina bianca
mentre attraversavo furtivo
sulle strisce della quotidianità.

Nel silenzio terso dell’aria
s’udì forte l’impatto
di flash incendiari
sulla tela del cervello.

Impantanato nei rimorsi,
senza sapere se andare o tornare,
m’accartocciai sul sedile d’asfalto
a guardare quei lampi,
gocce d’infinito rappreso,
particelle esaltate d’eternità.

A fatica ho srotolato una penna
per incidere qualche parvenza d’idea
lasciata dai lampi.

Lorenzo Poggi

lunedì 29 aprile 2013

NELLE FALESIE DELL'ANIMA

Mi sono presa la libertà di pubblicare questa lettera, a commento dell'ultima fatica poetica di Gavino Puggioni. Quanto esprime la Signora Berta Biagini, riguardo alle poesie contenute nella silloge "Nelle falesie dell'anima" è lo stesso mio pensiero che sono certa sarà condiviso dagli estimatori del poeta.

Ciao!
finalmente ho trovato il tempo per scrivere due righe come desideravo

In due volte ho divorato i tuoi versi.
Difficile trovare parole giuste per esprimere quello che si prova leggendo, fai conto che almeno un 25-30% l’ho riletto due volte.
Ho apprezzato molto la suddivisione fatta con i relativi pensieri iniziali che aprono ad un mondo tutto tuo.
Quel bambino con il piedino scalzo mi ha colpito immensamente, tanto da farmi vedere te che porti sulle spalle il peso di tutte le poesie, nascoste nel piccolo cilindro di quella chiave.
Inizialmente avevo cominciato a mettere un segnalibro a quelle che mi piacevano di più, ma poi mi pareva di fare la lista della spesa, avrei dovuto riscrivere la maggior parte dei titoli.
Sei di una completezza unica, non tralasci proprio niente del mondo che ti gira attorno.
Complimenti anche a Danila Oppio - per quanto ti conosco, credo proprio che abbia azzeccato al massimo il tuo modo di essere.
PERCHE’ SCRIVO – direi una fotocopia del mio sentire, che purtroppo non trova il tempo per aggiungere altro a quanto sino ad oggi ho messo in versi su bianchi fogli.
Ecco qua tutte le mie sensazioni.
Immagino che sarai rimasto soddisfatto in occasione della presentazione del libro – non oso pensare alla tua emozione.
Che dirti ancora, se non tanti tanti auguri per tutto ed in particolare per la tua prossima pubblicazione che cercherò di non perdere.
 Grazie per i momenti passati in tua compagnia.
Un carissimo ed affettuoso saluto
 Berta

GALLERIA D'ARTE: DANILA OPPIO 2

Cercando tra i miei disegni e quadri, qualche soggetto adatto ad illustrare il mio nuovo libro Smemoria e memoria poetica, ho fotografato, elaborato con il programma Flare, e salvato, queste mie opere, che ora mi accingo ad esporre in questa  virtuale Galleria d'Arte . Alcuni sono mie creazioni personali, altri invece, copie di quadri famosi, il cui lavoro mi è servito per apprendere alcune tecniche di disegno o pittura: sfumature, giochi d'ombre e di luci, trasparenze, etc, Qui li ho tutti trasformati in b/n.



FINO A QUANDO


Fino a quando
il sole sarà alto
fino a che l'ultimo
degli storni
non si sarà unito
a quell'ombra
vagante e nera
dei compagni suoi
fino a quando
il primo lembo
di luna piena
non avrà attirato
lo sguardo mio melanconico
fino ad allora
e anche oltre
non smetterò di dirti
cose d'amore
e pensare al domani

Gavino Puggioni
26 aprile 2003

Da L'arcobaleno in giardino

MEMENTO


Gottfried Pengg-Auheim: aranceto
Quando morrò
seppellitemi con la mia chitarra
sotto l'arena.

Quando morrò
tra gli aranci
e la menta.

Quando morrò,
seppellitemi, se volete,
in una banderuola.

Quando morrò!


Federico Garcìa Lorca
da Antologia Poetica
Introduzione e traduzione di Carlo Bo
Ugo Guanda Editore per i soci del
Club Italiano dei Lettori – Milano - 1978

domenica 28 aprile 2013

Dmitri Shostakovich - Waltz No. 2


RICERCA


Ti ho cercato
in mezzo ai campi
arsi dal sole
nei sentieri appena
calpestati
fra gli alberi bruciati
e abbattuti dal maestrale

Ti ho cercato
nelle viuzze dei villaggi
tra il chiacchiericcio
di donne incanutite
anzitempo

Ti ho cercato
in riva al mare disteso
a volte muto
scrutando
fra le onde arrabbiate

ti ho cercato
fra le stelle
l'azzurro azzurro
e quello cupo
ma non ti ho trovato
e forse, non ti troverò,
felicità-

Gavino Puggioni
22 aprile 2003
Da L'arcobaleno in giardino

AD ALCUNI PIACE LA POESIA



Ad alcuni -
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dov'è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno due su mille

Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia scarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.

La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più di una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come all 'àncora d'un corrimano.


Wislawa Szymborska
da Elogio dei sogni

LE SEI CORDE



La chitarra
fa piangere i sogni.
Il singhiozzo delle anime
perdute
sfugge dalla sua bocca
rotonda.
E come la tarantola,
tesse una grande tela
per sorprendere i sospiri
che tremano nella sua nera
cisterna di legno.


Federico Garcia Lorca
da Antologia Poetica
Introduzione e traduzione di Carlo Bo
Ugo Guanda Editore
per i soci del Club Italiano dei Lettori – Milano - 1978

sabato 27 aprile 2013

LO STAGNO




Ritrovarsi trasparenti
 con le mani nell’acqua 
con volti spalmati
 tra cerchi concentrici
e rami piangenti
 di azzurre cortecce
 e sassi ordinati
 nella biblioteca del tempo.
 * 
Sporcarsi la faccia 
col fiore di zolfo,
 dissolversi nel fumo
 rarefatto del primo mattino 
cercando pietà tra i muschi 
dei tronchi, ripetendo col dito
 il disegno che ha impresso 
il vento del nord

Lorenzo Poggi
Da Muretti a secco

INSONNIA

Esodo africano

Non dormo
perché il sonno
m'è  duro a raggiungere
E penso al giorno
che è passato
e cosa è accaduto
non solo a me, a tutti
e mi metto in viaggio.

Giro e vago
apro gli occhi
e li chiudo
con te vicina
che godi 
del tuo riposo

Mi ritrovo lontano
solo e quasi contento
d'esser là
fra popoli sconosciuti
e paesi antichissimi

Sento finanche
i rumori
vedo colori
fiumane di uomini  e donne
che piangono.

Allora mi "sveglio".

Gavino Puggioni
10 aprile 2003
Da L'arcobaleno in giardino

venerdì 26 aprile 2013

COME RAMI SPOGLI


Le mie braccia
Son come rami spogli
Se non ti affretti
Ad appendervi
I tuoi abbracci

Danila Oppio
Inedita


ABITUDINI


Ogni mattina
mi alzo
e non vedo il tuo volto
Qualche mattina
mi alzo
e vedo il tuo volto
sonnacchioso
e svogliato
che mi da il buongiorno
e non mi incoraggia
anzi.

e allora io ti lascio
mi lavo la faccia
mi metto la cravatta
e vado via.
Ho voglia ancora 
di lavorare
di sentirmi vivo


Gavino Puggioni
10 aprile 2003
Da L'arcobaleno in giardino

mercoledì 24 aprile 2013

SMEMORIA E MEMORIA POETICA Di Danila Oppio

Sono lieta di comunicarvi che da oggi è in commercio l'edizione riveduta e corretta, del lungo racconto Smemoria, edito da Ilmiolibro della Feltrinelli-L'Espresso, a cui fa seguito una silloge poetica e le immagini di alcuni disegni e quadri di mia creazione, ivi compreso il volto in copertina.

Se desiderate darvi una scorsa, potrete leggere alcune pagine del libro, ed eventualmente acquistarlo, cliccando il link qui sotto riportato.













Impressioni di lettura di Smemoria (il solo racconto)
di Giovanna Giordani




Quello che mi ha colpito da subito iniziando questo romanzo è l’originalità della disposizione della narrazione, quell’atmosfera di suspense in cui, lo ammetto, di primo acchito non riuscivo a raccapezzarmi.
Si snoda come un racconto giallo, pensai. Poi mano a mano che mi addentravo nella lettura le nebbie si diradavano come un sipario che si apre lentamente lasciando scorgere la scena tanto attesa.
Rimanevo affascinata dal linguaggio molto scorrevole e le poesie che ornavano il tutto, proprio come le rose del giardino di Sibilla.
Insomma, da semplice lettrice non letterata, mi sento di dire che questo romanzo, che io definirei prosimetro (poesia e prosa e..c’è anche della musica),  si apre verso l’alto come una piramide rovesciata.
E quando le parole riescono a emozionare mano a mano che le vedi scorrere sulla carta, come è successo a me durante questa lettura, beh, io credo che allora, l’obiettivo di qualsiasi scritto è raggiunto.
Dunque, scrittura fatta col cuore, questa di Danila Oppio, che scorre limpida come una cascatella, per portare speranza, ottimismo, in questa nostra avventura terrena; scrittura dove la parola “amore” tiene unita tutta la vicenda come un filo rosso che appare e scompare nel disegno della trama, parola che non dovrà mai essere considerata inflazionata perché, lo sappiamo tutti,  è la sola che può dare un senso al mistero della vita.
E, siccome ho evidenziato parecchie frasi e poesie che più mi avevano colpito, mi preme incollarne qui almeno una, che trovo incontestabile:
…”In sintesi, la caduta del gusto per la poesia, in questo nostro secolo, è principalmente dovuta al precipitare dei sentimenti più nobili, laddove la bella scrittura e il bel dire, è stato sostituito da vituperi, parolacce, volgarità e una mala scrittura, aggiunti a un pessimo linguaggio. “
Allora speriamo che Sibilla/Danila, ora che sta riacquistando la memoria, continui pure a scrivere senza stancarsi mai!

martedì 23 aprile 2013

UNA BELLA SORPRESA DI MARISTELLA ANGELI!



Carissimi,
condivido con voi un'importante notizia:
Maristella Angeli riceve il premio europeo
"Personalità Artistica Europea 2013"

Su precisa segnalazione del Dott. Salvatore Russo, mi viene conferito il più importante riconoscimento artistico europeo, assegnato dalla casa editrice Ea Editore e da uno dei massimi conoscitori d'arte a livello europeo, il Dott. Salvatore Russo.
Si tratta di un riconoscimento che viene assegnato tenendo in considerazione l'evoluzione del pensiero creativo dell'artista.
L'assegnazione ufficiale avverrà a Bruxelles il giorno 4 maggio alle ore 18:00 presso la Galleria Amart Rue Dejoncker, 34. Verrà presentato inoltre il volume “I Segnalati” nel quale sono inserita, con le mie opere pittoriche e testo critico. Riceverò la pergamena inerente alla partecipazione all’evento espositivo a Bruxelles, la Cartella critica realizzata dal critico d’Arte Salvatore Russo, e un mio dipinto verrà esposto dal 4 al 13 maggio 2013.
Presenza, con le mie opere pubblicate sul volume più il testo critico sul sito www.isegnalatidisalvatorerusso.com

sabato 20 aprile 2013

NELLE FALESIE DELL'ANIMA: PRESENTAZIONE



Sono lieto di annunciare che la mia nuova silloge poetica NELLE FALESIE DELL'ANIMA, sarà presentata presso l'Università di Sassari, come da locandina.
E' molto gradita la vostra presenza




venerdì 19 aprile 2013

NON SCRIVE NULLA L'UNGHIA



non scrive nulla l'unghia riposta male sul bianco foglio 
riflesso degli occhi che si fanno canto
per una storta dimestichezza del rendere 
si porge il pane e si riceve il sasso
sarà che la maestria è donna di filanda 
piegata sul suo uncino
l'estetica del male contro il bene si lascia cucire
nel silenzio della femmina che si fa utero, 
quale figlio nascerà? quale imbuto?

Alessia D'Errigo

CAMICIA FORTUNATA



Indubbiamente
Di me, ha miglior sorte
Di celeste tela una camicia
Che ogni dì ti abbraccia
Inconsapevole
Di tanto ardire.

 Danila Oppio
Inedita

REGALO



Se credi
alla terra
alla tua terra
se credi 
agli alberi rinsecchiti
dal sole
al mare in burrasca
se credi al dolore
alla gioia
a un amore perduto
Se credi
a tutto quello che ti è intorno
ai vecchi abbandonati
ai bambini soli
Se credi
alla cattiveria umana
che ci avvince
ai giorni che passano
e ci travolgono
in un turbinio
di ricordi
allora, adesso
regalami un sorriso

Mi basterà fino a domani

Gavino Puggioni
10 aprile 2003
Da L'arcobaleno in giardino

giovedì 18 aprile 2013

QUANDO MI SFIORANO LE TUE MANI



  
quando mi sfiorano le tue mani
lacrime
come lame di rugiada
si spezzano tra petali di ricordi:
il fiore rosso
sbocciato tra pietre di solitudine
pieno di innocenza
irradia  bellezza e profumo
e
i miei sogni
risuonano della sua melodia
sugli occhi stanchi dell'amore

quando mi sfiorano le tue mani
sono dentro l'occhio del desiderio
che labbra rosse
divorano con palpiti di fiamma
il cuore
ascolta gli odori
e beve sillabe d'acqua
su uno sfondo azzurro
traboccanti di gemme di felicità

quando mi sfioravano le tue mani
...e fu

Giovanni De Simone
(Inedita)