benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 30 maggio 2014

Non correre


Non correre, uomo
verso la vetta
la discesa è lunga
c'è un prato enorme
forse un campo minato
c'è un fiume in piena
che rotola rottami di civiltà
c'è un popolo in fila
che ti guarda, globalizzato

Non correre
perché il fango aumenta
perché il ghiaccio si scioglie
perché il ponte è crollato
e con esso tanti bambini
e tante mamme
ormai dimenticati

Non correre, uomo
quella vetta è lontana
le mani legate
a drappi di miseria
il corpo segnato
da rivoli di solitudine
e l'anima, lì distesa, a godere
di una luna ambrata
e violata

Non correre, uomo
sei rimasto solo tu
angelo in un mare di stelle
con le spine della speranza
a graffiare sentimenti
 che verranno

Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'anima

lunedì 26 maggio 2014

Presentazione de: Il popolo delle stelle di Sandro Orlandi



Carissimi,
vi presento il nuovo romanzo di Sandro Orlandi, inutile dire che l'immagine di copertina è tratta da un dipinto di Maristella Angeli!



Sezione: Narrativa
Autori: Sandro Orlandi
Pagine: 250
Prezzo € 15,00
Per acquisti contattare l’Autore: sandro201@libero.it
Oppure:
Aggiungi al carrello
http://www.antipodes.it/prodotti/scheda-prodotto.asp?id=55
In copertina: “Dimensione del sé”, dipinto di Maristella Angeli
Il popolo delle stelle
Inquietanti telefonate. Una sconosciuta sgozzata e scaricata sui gradini della caserma dei carabinieri col 666 inciso a fuoco sulla schiena. Una setta satanica. Un disgustoso traffico ai danni di persone innocenti. La nipote del Presidente che scompare. Tutto sulle spalle del povero Vincenzo Tuttobene, ex-maresciallo dell’esercito ormai investigatore privato, famoso per aver risolto il terribile caso del killer della rosa. Ancora una volta dovrà misurarsi con spregiudicati assassini e potenti forze del male, ancora una volta dovrà affidarsi al suo infallibile intuito e alle sue incredibili capacità, malgrado l’apparente pressappochismo. E sarà pura estasi alla fine concedersi una teglia di pasta rifatta e un vecchio film in cassetta da rivedere.

Sandro Orlandi è nato nel 1951 a Roma.
Ha pubblicato Le api di Paulette (Ed. Il Filo 2008), L’odore del pane (ED. Montag 2010),Una rossa rosa bianca (Ed. Robin 2010, premio Giovane Holden , Lucca), Soffi di vita(Ed. Progetto Cultura 2011), La chiave del cielo (Ed, Gds 2012), Soli diversi (Ed. Gds 2013).

Elogio della Poesia: XIV


XIV


Il flauto risponde al flauto,
né di osso, né di legno,
ma quello che custodiscono i monti
nelle proprie grotte e crepacci,
alle corde rispondono quelle stesse corde
e alla parola risponde la parola.

Ed alla stella della sera, che presto sorge
la preghiera del mio cuore risponde:

Tu fai nascere migliaia di stelle,
stella della sera,
e da mille preghiere
è infiammato il mio cuore,
da una miriade di preghiere su una cosa sola:
svegliati,
guardami, amico mio ispirato,
guarda come brilla la notte...


Olga Sedakova
da  Elogio della Poesia
Viaggio in Cina


venerdì 23 maggio 2014

Non vorrei



No, non vorrei dimenticare
il bambino che sono stato
l'infanzia che mi ha segnato
la terra che mi ha custodito
e le messi dorate
nella primavera della vita

No, non vorrei dimenticare
il sapore di quegli acini
il profumo di quel vento
il sudore di quelli che zappavano
il rumore delle zolle assolate
e nei giochi calpestate
e in polvere ridotte

No, non vorrei dimenticare
quella terra
ora che immagini mi sfuggono
velate
nella nebbia del tempo

perché non riesco a continuare

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

giovedì 22 maggio 2014

Aporia 2


Quel continuum
sul cui fondo
si è sviluppata
la morale della follia
è una forma di pensiero impermeabile
che riposa e cresce
come pura astrazione dell’essenza.
In ogni caso
il vento caldo della ragione
frantuma ombre di ghiaccio
della rigida riflessione
e l’occhio s’inoltra
nel vuoto dello spazio possibile


Giovanni De Simone

Antologia LUNE Dì POESIA

È in uscita la seconda Antologia cartacea del concorso “Lunedì Poesia”indetta dalla Casa Editrice Gli Occhi di Argo: Largo Libro.
Ecco i nomi degli autori vincitori e inseriti:

Monica Fiorentino
Enrico Barigazzi
Angela Ambrosini  
Elisabetta Mattioli  
Giovanni De Simone
Mariazzurra Lai  
Danila Oppio
Piero Santamaria
 Giuseppe Milite
Giovanni Montini
Elisa Rigonelli
Giacomo Ferrari
Gerardo Masuccio
Sandra Ludovici  
Luisa Barana
Amalia Leo
Milena Esposito
Maria Teresa Sacco
Francesco Sicilia
Liliana Amenta
 Milica Vukicevic
Antonio Ciervo
Francesca Soriani
Marise Gallo

Sono lieta di riportare il testo della mia poesia, qui inserita.

           Vela latina
Accarezzo il cuore l'anima il viso
Tutto quanto di più sensibile
Ti appartiene, da ambigue lontananze
Eteree, immense, eppur attigue

Ormeggiata la mia barca al porto
Paventando tempeste e marosi
Rinuncio a intraprendere
Itinerari sconosciuti e avventurosi

Al richiamo del rabbioso vento
Di questa mia imbarcazione
La direzione all’istante inverto
Prendendo con audacia il largo

Issata la vela latina, mi abbandono
Nell’affannosa ricerca di quel non so
Che almeno mi porti lontano
Dall’immensa profonda solitudine
Che i miei giorni avversa

Danila Oppio

Con l'ombrello rosso

Quadro di Bruno Oscar Munari

Sotto una pioggia
di raggi di sole
sospinti dal vento
della passione
Tu donna esalti
l'amore

Un rosso ombrello
come quel cuore
che palpita e scalpita
Per chi?

Non si sa …

Ti vedo sola
i piedi scalzi 
su sabbia rovente

Cos'hai nella mente?


Danila Oppio

Inedita

Raccontami



Raccontami una storia
tu che ne sai tante
tu che vivi altra vita
tu che ti innamori
tu che strapazzi i tuoi amanti
quelli di terra e quelli di mare

Raccontami tu
perché io ascolto
la fantastica tua verità
raccontami tu
anche della tua umana inutilità
sempre da rispettare
perché quello è il tuo credo

Raccontami delle tue stelle
della tua luna
dei tuoi sentimenti
della tua luce...

(breve pausa)

Come? Non hai sentito?
Hai finito?

(e la risposta)

Non ho altre parole
sono solo in una stanza
abbandonato

Gavino Puggioni

Da Nelle Falesie dell'anima

martedì 20 maggio 2014

Elogio della Poesia XIII



XIII


Davvero, che anche noi, come tutti,
         come tutti gli altri
ci dovremo dire addio?

Noi che sappiamo qualcosa
          della passione più veloce della fine,
noi che sappiamo qualcosa
          del mondo meno di un soldo -
          lo prendan pure, chi ne ha bisogno, -
noi che sappiamo che questa conchiglia è senza perla,
che non c'è fiammifero, candela, lanterna,
a parte il fuoco dell'ammirazione,
noi che sappiamo da dove provengono
           suono e luminescenza -
davvero ci diremo addio, come dei poveri ignoranti?

Noi che desideriamo stare insieme,
non meno dei salici
che amano crescere nell'acqua,
non meno delle acque
             che amano seguire il magnete della  stella,
non meno di quell'ubriaco di Li-Po che guarda
              dentro il vino giallo, come la luna
e non meno del sasso che si posa sul fondo -

davvero ci diremo addio, come dei miserabili
               e dei poveri cafoni?


Olga Sedakova
da  Elogio della Poesia
Viaggio in Cina


Ho sepolto la spada


Ho sepolto la spada

tra fiori di campo

perché nascesse
una sorgente di sangue
a perenne memoria
della bestia nell’uomo.

Ho messo ferite 

alle finestre ad asciugare

e rantoli bui
nel vecchio grammofono
che graffia 
come un cecchino sul tetto.

Ho provato a volare

con ali di angelo

su quei poveri corpi
confusi tra membra
in fosse comuni.

Non mi resta che piangere

la solita storia 

di ossa spaccate
e petti trafitti
tra soldatini di piombo
con i potenti
che stanno a guardare
con quanti morti
si vincerà.



Lorenzo Poggi