benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

domenica 30 giugno 2013

PAGINA ARTISTA di Maristella Angeli

http://www.arteimmagini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=218:angeli-maristella&catid=10&Itemid=103

Carissimi,
ho una nuova “Pagina Artista”, con due opere in permanenza, alla Galleria “Immagini Spazio Arte” di Cremona
Buone vacanze!

Maristella

E noi rilanciamo la palla, ben felici di darle spazio, chiedendovi di cliccare sul link per ammirare le sue opere.

sabato 29 giugno 2013

GUERRIERI SULL'ACQUA


Sorge presto questa sera la luna,
sembra emergere dall’acqua del canneto,
in quell’immobilità del tempo
che è proprio il passaggio dal giorno alla notte.
Ai richiami degli acquatici si sostituisce
il canto triste e melodioso delle ninfe
imprigionate dall’oblio.
E nella bruma che si corica sulla superficie
di poco increspata dalla brezza
par di vedere scivolare le lunghe barche dei guerrieri
che riprendono possesso di un mondo tutto loro.
Le armature scintillanti,
i volti tesi,
lo sciabordio dei remi,
avanzano a riconquistare il ricordo di un’epoca passata,
che solo il sogno sa vedere e  capire.
Un altro mondo, che è profondo in noi,
senza che lo sappiamo,
e che scompare nel volger di un attimo
ai primi bagliori di luce che si accendono a oriente.

 Renzo Montagnoli
Da Canti celtici – Il Foglio, 2007

IL MARE




Presto, partiamo.
Lasciamo il giaciglio alla notte
che ingoia i perduti pensieri;
lasciamo le tetre caverne,
le buie sorgenti di pianto
che tenaci stillano errori.
Calziamo scarpe veloci
che traccino il nuovo cammino 
a seguire l’onda del vento;
voglio sentire ancora carezze
e giovane alitar di maestrale,
fuori dalle divelte catene
voglio tornare a bagnare
sciolti e felici i miei passi. 
Io lo so, per averlo sognato,
io lo so, per averlo cercato: 
non è poi così lontano il mare.

Massimo Reggiani

GALLERIA D'ARTE:ALLE DONNE PIACE LEGGERE

Manet
Ed i pittori le hanno ritratte, in epoche diverse, con stili differenti, da Manet a Van Gogh a Picasso...

Gabriel Metsu

Cliff Courbet

George Croegaert
Fragonard

Van Gogh
Leon Francois Comerre

Pablo Picasso
Auguste Renoir



L'UOMO PER IL PANE

Questa poesia fa parte della rivista POESIA dell'editore Crocetti, Anno XXI, Gennaio 2008 n. 223. In questo numero celebrativo dei suoi vent'anni, sono state pubblicate ben 500 "poesie sulla poesia".
 Forse saremo gli unici, come blog, a ricordarne l'evento che si è celebrato a Milano, in Palazzo Reale, il 14 gennaio del 2008.

Vi avevano partecipato il Premio Nobel Seamus Heaney, Yves Bonnefoy, Tony Harrison e Titos Patrikios, con letture di Moni Ovadia.
La serata era stata condotta da Nicola Gardini con interventi dell'allora sindaco di Venezia Massimo Cacciari



L'uomo per il pane
segna con l'aratro la terra
nel campo.
E quando con la penna segna la carta
dalle pagine darà frutti
il cibo della mente.

L'edera si espande:
non sa contenere
la bellezza delle foglie.
Così anche la poesia,
quasi avesse rubato al cielo
le lettere per scrivere.

C'era un poeta
nel cuore dell'universo!
Descrive sempre
la bellezza dei fiori,
cancella spesso
le insoddisfazioni dell'animo;
ma non riesce a far tacere mai
il grido del dolore.


Rabindranath Tagore
da Scintille – Traduzione di Marino Rigon -
Introduzione e commento di Giuseppe Conte

Tea, Milano 1995

venerdì 28 giugno 2013

IL POETA

Questa poesia fa parte della rivista POESIA dell'editore Crocetti, Anno XXI, Gennaio 2008 n. 223. In questo numero celebrativo dei suoi vent'anni, sono state pubblicate ben 500 "poesie sulla poesia".
 Forse saremo gli unici, come blog, a ricordarne l'evento che si è celebrato a Milano, in Palazzo Reale, il 14 gennaio del 2008.

Vi avevano partecipato il Premio Nobel Seamus Heaney, Yves Bonnefoy, Tony Harrison e Titos Patrikios, con letture di Moni Ovadia.


La serata era stata condotta da Nicola Gardini con interventi dell'allora sindaco di Venezia Massimo Cacciari.



Distaccato dal mondo, l'inebria una poetica magia:
    il mondo intero per lui sono i bei versi.
Per il suo poeta la Fantasia costruì una casa
    solida, immateriale, che la sorte non scuote.

Direte: “ Che vita insulsa e inutile. Follia
     credere che un suono seducente di flauto
sia la vita, e nient'altro”; o “ Arida apatia
      sferza colui che mai strema la pena

e la lotta del vivere”. Ma errato e ingiusto
       è il vostro giudicare. Di lui, divina è la Natura.
Non giudicate con la vostra logica, cieca debolezza.

La sua casa ha pareti di magici smeraldi
        con dentro mormorii di voci: “ Sta'  tranquillo, amico;
medita e componi. Mistico apostolo, coraggio!”



Costantino Kavafis
da  Poesie segrete
Traduzione di Nicola Crocetti
Crocetti Editore, Milano 1985

giovedì 27 giugno 2013

LETTERA



Questo silenzio fermo nelle strade,
questo vento indolente, che ora scivola
basso tra le foglie morte o risale
ai colori delle insegne straniere…
forse l’ansia di dirti una parola
prima che si richiuda ancora il cielo
sopra un altro giorno, forse l’inerzia,
il nostro male più vile… La vita
non è in questo tremendo, cupo, battere
del cuore, non è pietà, non è più
che un gioco del sangue dove la morte
è in fiore. O mia dolce gazzella,
io ti ricordo quel geranio acceso
su un muro crivellato di mitraglia.
O neppure la morte ora consola
più i vivi, la morte per amore?

(Salvatore Quasimodo - Giorno dopo giorno, 1947)

93 PIU' VOLTE AMORE M'AVEA DETTO: SCRIVI





Questa poesia fa parte della rivista POESIA dell'editore Crocetti, Anno XXI, Gennaio 2008 n. 223. In questo numero celebrativo dei suoi vent'anni, sono state pubblicate ben 500 "poesie sulla poesia".
 Forse saremo gli unici, come blog, a ricordarne l'evento che si è celebrato a Milano, in Palazzo Reale, il 14 gennaio del 2008.

Vi avevano partecipato il Premio Nobel Seamus Heaney, Yves Bonnefoy, Tony Harrison e Titos Patrikios, con letture di Moni Ovadia.
La serata era stata condotta da Nicola Gardini con interventi dell'allora sindaco di Venezia Massimo Cacciari.

                                                                               93


Più volte Amor m'avea già detto: Scrivi,
scrivi quel che vedesti in lettre d'oro,
sì come i miei seguaci discoloro,
e 'n un momento gli fo morti et vivi.

Un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi,
volgare exemplo a l'amoroso choro;
poi di man mi ti tolse altro lavoro;
ma già ti raggiuns'io mentre fuggivi.

E se'  begli occhi, ond'io me ti mostrai
et là dove era il mio dolce ridutto
quando ti ruppi al cor tanta durezza,

mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza,
forse non avrai sempre il viso asciutto;
ch'i' mi pasco di lagrime, et tu 'l sai.


Francesco Petrarca
da Canzoniere, edizione commentata
a cura di Marco Santagata
Mondadori, Milano 2004

mercoledì 26 giugno 2013

L'ISOLA DEI POETI





Carissimi,
  da questa sera e per i prossimi mercoledì, all'Isola Tiberina la rassegna:


"L'ISOLA DEI POETI"

A CURA DI ROBERTO PIPERNO E FRANCESCA FARINA

ISOLA TIBERINA - ISOLA DEL CINEMA

SCHERMO TEVERE

26 Giugno 2013 - 17 Luglio 2013


MERCOLEDI' 26 GIUGNO 2013, ORE 19,00 - 19,40 LABORATORIO POETICO DI PLINIO PERILLI CON I POETI MONICA MARTINELLI, CHIARA MUTTI, MASSIMO PACETTI

ORE 19,45 - 21,00 MARATONA DEI POETI PER IL "13° LEOPARDI'S DAY" NEL 215° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIACOMO LEOPARDI CON LA PARTECIPAZIONE DI QUARANTA POETI

MERCOLEDI' 3 LUGLIO 2013, ORE 19,00 - 19,40 LABORATORIO POETICO DI PLINIO PERILLI CON I POETI TIZIANA MARINI, MARIA LUISA MUNOZ, LORENZO POGGI

ORE 19,45 - 21,00 L'ISOLA DEI POETI, CON I POETI LAURA RAINIERI, STEVEN GRIECO, FRANCESCO DELL'APA, MARZIA SPINELLI, LUCIANNA ARGENTINO, VALENTINA BELGRADO

MERCOLEDI' 10 LUGLIO 2013, ORE 19,00 - 19,40 LABORATORIO POETICO DI PLINIO PERILLI CON I POETI NINA MAROCCOLO, ANITA NAPOLITANO, TERRY OLIVI

ORE 19,45 - 21,00 L'ISOLA DEI POETI, CON I POETI ANITA NAPOLITANO, NATALIA STEPANOVA, MASSIMO PACETTI, GIANNI GODI, OTELLO FABIANI, GIUSEPPE STEFANO BIUSO

MERCOLEDI' 17 LUGLIO 2013, ORE 19,00- 19,40 LABORATORIO POETICO DI PLINIO PERILLI CON I POETI SABINO CARONIA, GEMMA RAVANELLO, FRANCA SANTACROCE

ORE 19,45 - 21,00 L'ISOLA DEI POETI, CON I POETI ANTONIETTA TIBERIA, ALESSANDRA MATTEI, ROBERTO CHIMENTI, EDOARDO OLMI, TINA EMILIANI, SONIA GIOVANNETTI


COORDINANO E PRESENTANO ROBERTO PIPERNO E FRANCESCA FARINA
SERVIZIO VIDEO-FOTOGRAFICO DI VINCENZA SALVATORE

LA GEOMETRIA DELLE CUSPIDI





La geometria delle cuspidi
dei portali, delle alte facciate
questa armonia esibita
senza misura
questa bellezza non trattenuta
nel gioco delle ombre
proiettate quando è il tramonto
e viene voglia di sentirsi soli
in un mondo gioioso
quando il vento agita troppo
i capelli ed i pensieri
e non c’è più limite
che separi dubbi da certezze
e all’improvviso ti rendi conto
che più del suono di parole
vale il silenzio,
starsene immobili
attendendo un segno,
trattenendo il fiato
come quando ci sorprende
sull’orlo del sonno
il cigolio di una porta

(Mauro Corona - 03/05/2013 Firenze)

CARVER COUNTRY - RAYMOND CARVER

di Mauretta Capuano

''Potermi dire amato, sentirmi amato sulla terra''. Questo desiderava e ha ottenuto dalla vita Raymond Carver come dice in 'Ultimo frammento'. Il testo - insieme a lettere, in parte inedite, poesie, interviste, foto della scrivania dello scrittore, dei luoghi dell'infanzia, della madre - e' raccolto nel libro 'Carver Country' con fotografie di Bob Adelman e la postfazione della moglie, la scrittrice Tess Gallagher, sposata da Carver poco prima della morte.


Viaggio nel mondo di uno dei maggiori scrittori americani del Novecento, autore di libri come 'Di cosa parliamo quando parliamo d'amore', 'Cattedrale' o 'Vuoi star zitta, per favore?', morto a 50 anni nel 1988, 'Carver Country' e' nato proprio dall'incontro nel 1982 tra Adelman e Raymond (Ray per gli amici) per un servizio sulla rivista 'Life', ma il progetto si e' poi allargato all'universo dello scrittore di cui Einaudi ha in corso di pubblicazione tutte le opere.



''Se potessi aggiungere un solo elemento ai ritratti che Bob Adelman ha fatto di Ray, sarebbe una cosa impossibile da esprimere in fotografia: la sua risata contagiosa. Negli anni passati con me, la casa era sempre piena di questa risata che sembrava provenire da una riserva di felicita' immagazzinata, un'ilarita' che scoppiava spontanea...'' racconta la Gallagher nella postfazione che in realta' e' un ritratto dello scrittore, dell'uomo e della sua vita con lui. ''In genere, Ray stendeva a mano la prima stesura dei suoi racconti in una o due tornate. Si chiudeva nella sua stanza per riapparirne solo per farsi una tazza' di caffe' o per controllare la posta. Invece Cattedrale fu scritta su quel treno che correva parallelo al fiume Hudson, lo stesso treno che Jerry aveva preso nella direzione opposta per venirci a trovare''.



Figlio di un operaio e di una cameriera, nato nell'Oregon nel 1938, alcolista, appassionato di pesca, Carver ha fatto degli operai, degli uomini provati dalla fatica di vivere, disoccupati, tormentati, ridotti male ma con grande dignita', i protagonisti dei suoi libri dando ''il centro del palcoscenico'' a personaggi che ''fino ad allora erano stati secondari nella letteratura nazionale'' sottolinea la Gallagher e racconta che lo stesso Ray aveva detto in piu' di un'intervista: ''sono un membro tesserato dei lavoratori poveri''.



Il Carver Country racconta dunque la vita e l'opera di Ray, ma e' qualcosa di piu', come mostrano le foto di Adelman che non hanno solo un valore illustrativo. ''Sin dall'inizio - spiega la vedova - il mondo dei racconti immaginati da Carver appariva pervaso da una corrente di benevola minaccia e percio' questo doveva essere un elemento forte per definire quel territorio della mente che chiamiamo Carver Country''.



Per i fan dello scrittore sicuramente questo e' un libro imperdibile, ma da non ignorare anche per chi vuole entrare nel mondo di Carver. Da un'intervista del 1938 in cui spiega: ''La narrativa che a me personalmente interessa di piu' e' quella che ha senz'altro punti di riferimento nel mondo reale'' a 'Colibri' per Tess' che si chiude cosi': ''Quando tu aprirai la lettera, ti torneranno in mente quei giorni e quanto, ma proprio tanto, ti amo'', c'e' tutto Carver in questo viaggio tra disperazione e tenerezza.


·  

Ora che sarai fuori per cinque giorni,
fumerò tutte le sigarette che vorrò,
dove vorrò.
Farò i biscotti e me li mangerò
con marmellata e grasso di pancetta.
Poltrirò. Mi concederò di tutto.
Passeggerò sulla spiaggia se ne avrò voglia.
E ne ho voglia, da solo a pensare a quando ero giovane.
Alle persone che allora mi amavano alla follia.
E a come le amavo anch'io più di ogni altra.
Tranne una.
Ti giurò che farò tutto quel che voglio mentre starai fuori!
Ma c'è una cosa che non farò.
Non dormirò nel nostro letto senza di te.
No. Non mi fa piacere farlo.
Dormirò dove cavolo mi pare...
dove dormo meglio quando sei fuori
e non ti posso abbracciare come faccio.
Sul divano rotto del mio studio

(Raymond Carver - Racconti in forma di poesia, 1986 -
 trad. Riccardo Duranti)     


I PENSIERI VAGABONDI DI GAVINO PUGGIONI


Piera Maria Chessa, nel suo blog I mulini a vento, ha dato voce alla nuova silloge di Gavino Puggioni, e con riconoscenza, la riportiamo qui. Cliccando sul titolo in blu, potrete accedere direttamente al sito della poetessa e scrittrice.

Un bel testo poetico di Gavino Puggioni che fa parte di una bella raccolta intitolata “ Nelle falesie dell’anima o delle umane emozioni”.
Non parlerò oggi di questa silloge, lo farò in seguito, ma voglio anticiparne qualcosa attraverso i versi di questa coinvolgente poesia dai contenuti profondi e amari, dove la realtà si mescola con la fantasia e con il sogno, dove il passato sembra assumere connotazioni senza tempo.
La natura, gli animali, gli uomini, le città, l’intera esistenza è presente in questi versi talvolta enigmatici, così suggestivi.
E infine la chiusa dove un bambino accende comunque una speranza, nonostante “la luna accenda disegni di fantasmi“.
Appunti per pensare, dalla sezione Pensieri vagabondi

In un lembo di terra dimenticata
farfalle di girasoli rincorrevano
fiumi di perle sottratte
al buio della notte

Cammelli appassiti
dall’ardore del deserto infinito
abbracciavano ombre di nuvole
desiderio d’acqua e di essenza

Uccelli dei primordi
scorrazzavano grigie pareti di pietra
in cerca di un buco nero
dove deporre l’elemento di vita

Barche lunghe lunghe fatte di liane
attendevano il sacro Eolo a poppa
per navigare altri mari oltre
oltre l’infinito dell’orizzonte

In un cielo scarlatto
armigeri dell’universo
combattevano una guerra già persa
dai loro antenati mille anni prima

E in quel paese
come in una immensa polis
si riunivano altre città
per ri-parlare e per ri-conoscere
tutte le vie del mondo andate perdute
come in un ectoplasma
dal risveglio incerto

Il sole degradava luci in nebbie collinari
la luna accendeva disegni di fantasmi
e un bambino si staccava sazio dal seno materno
in attesa di un altro giorno……per vivere

Gavino Puggioni