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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 19 dicembre 2014

Arriva un altro Natale ed io sto


Arriva un altro Natale ed io sto


Meditando


Un tre-ro
di fabbrica italiana
miniera di ferro
in Canaglia
chiusa per troppa fatica
altri interessi
era pure antica.

Ora le strade sono 
d'asfalto usa e getta
ed io calpesto ancora
pietre dure di epoca romana
ammiro e tocco
mosaici mai intaccati
da terremoti ma
soprattutto da mano umana.

Vogliono che mangi
pomodori e patate
geneticamente modificati
con le ciliegie e i mandarini
tutti globalizzati
i ricchi sempre più ricchi
ma ladri autorizzati
da noi
sempre più supini
nell'accettare le scorie
di frutti della terra
imbalsamati.

E la Natura?
C'era apparsa incontaminata
ce ne siamo innamorati
l'abbiamo decantata
e amata e dopo...

l'abbiamo stuprata!

E ora preghiamo un dio
che non ci sente
e quasi quasi si pente
di averci creato.

Gavino Puggioni
Dicembre 2014


mercoledì 17 dicembre 2014

La notte di Natale di Angela Fabbri

Angie, devo scrivere un breve articolo per l'Insieme. Giovedì alle 18,30 ho appuntamento con il nuovo Parroco nella redazione del bollettino parrocchiale. Un articolo che parli del Natale, e deve starci in una mezza pagina. Che scrivo? Gesù Bambino è nato in una stalla e morto sulla Croce? Così è breve abbastanza? Non ho idee...devo farmele venire entro domani. Non vorrei ripetermi perché sono quasi 20 anni che scrivo su quel giornalino parrocchiale e credo di aver sfruttato tutto quello di cui era possibile parlare, senza annoiare con ripetizioni varie. 
Dani

Se sono una vera amica, dovrei scriverlo io per te l'articolo di Natale o almeno darti un po' di supporto. Vediamo.
Fra poco è il 25 dicembre e per quel giorno si scrive sempre un articolo che si chiama "Natale" o "E' di nuovo Natale" o "La divina nascita" ma noi lo chiameremo semplicemente e sobriamente
LA NOTTE DI NATALE



C’era una stella in cielo che per molti giorni e molte notti aveva viaggiato.
Ma adesso i pastori che ne avevano seguito il cammino, con un’inspiegabile ansia di pace nel cuore, la vedevano ferma. A illuminare tutta la collina lassù, la vedi?
I pastori salirono fra i sassi e le mamme pecore seguivano con gli ultimi nati, talmente appena nati, che dopo un po’ ogni pastore si trovò in collo un agnellino, così che si facevano caldo in due, perché la notte era molto molto fresca.

Quale immagine di Pastore migliore di questa?
Non dimentichiamo le Frittelle del Papa, di Angela Fabbri,
che ora sono in versione cd, in Vaticano, quale
dono per Papa Francesco

Un piccolo vocìo arrivò a loro nella notte tutta illuminata e spinse tutti pecore e pastori,  a correre a vedere.
Era nato un altro piccolino e noi tutti sappiamo che l’avrebbero chiamato Gesù e sappiamo anche tutto il grande seguito della sua storia. Ma in quel momento era solo un cucciolo ancora bagnato di rugiada.
Le pecore, mamme già da molte volte, accorsero e lavarono il cucciolo Gesù da capo a piedi, rivolgendo poi la loro attenzione alla madre, una Signora di nome Maria che era tanto tanto stanca, adesso che la nascita si era compiuta.
La guardarono e comunicarono con il pensiero. “Questo è solo l’inizio. Aspetta che si metta sulle zampe e vedrai quel è la vera fatica. Ti diciamo questo perché ci siamo già passate. Sarà gioia e apprensione tutto il tempo. Ma è proprio questo tempo, che vale la pena di vivere”.
E Maria si addormentò serena col suo bimbo fra le braccia.

Angela Fabbri

Avevo in mente qualcosa del genere, parlare di Maria, della sua gioia e fatica di madre, ma quando la mia amica, stupenda scrittrice ferrarese, mi ha voluto regalare questa sua breve e meravigliosa versione della Natività, le ho chiesto di permettermi di pubblicarla sul nostro Insieme, il Bollettino della mia Parrocchia, perché non avrei saputo fare di meglio. Ovviamente le ho attribuito la sua paternità e maternità, poiché mai mi sarei permessa un plagio, anche fosse stato un dono da usare a piacimento.
Andrebbe meditata, poiché nella semplicità del racconto, abbraccia Madre e Figlio, con una tenerezza che commuove.

Dani

Ti ringrazio della tua onestà e del tuo amore per me. Mentre scrivevo intuivo che la storia era nuova, infatti nella nascita e cioè nel Natale, io volevo tirare un po' fuori Maria che è una mamma come tutte le mamme, siano esse donne o pecore. E dire ciò di cui spesso ci si dimentica: mentre partoriva e dopo, ha vissuto dolore e stanchezza e gioia e serenità, come tutte. Come avrebbe potuto Dio farsi Uomo se non attraverso le emozioni e le sofferenze di una donna uguale a tutte le altre? Dopotutto il messaggio che c'è in Gesù è molto semplice:
sono come voi e voi siete come me. Uguali.
 Pensavo che potevi inserirti nella storia e dire la tua, sia in mezzo che prima che dopo. Sarei felice che tu firmassi con tutti e due i nostri nomi. 
Angela

No, Angie, l'unico inserimento che ho fatto, è stato qualcosa di simile a quanto ho scritto sopra. Il racconto è tuo, e tuo deve restare. Così come pubblicato in questo blog, E tra poco lo ripubblico anche su Paradiso. Perché è meraviglioso!
Dani

martedì 16 dicembre 2014

I nostri migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno nuovo



Gavino Puggioni e Danila Oppio augurano a tutti i visitatori e amici poeti e scrittori, buone feste, che siano portatrici di salute, pace, amore e serenità a voi e ai vostri cari

domenica 14 dicembre 2014

Gli auguri di Angela Fabbri


Per le Festività Natalizie, è uscito il nuovo cd di Angela Fabbri, che contiene il suo racconto Le Frittelle del Papa. Come avevo già scritto nel precedente articolo a questo link:
questo cd è stato donato a Papa Francesco.






Ora è uscita la versione natalizia, accompagnata da musiche adeguate!  In questa bellissima presentazione, Angela Fabbri vi porge i suoi auguri per un Buon Natale e Felice 2015! 




L'avventura di questo breve, intenso e significativo racconto è cominciata su questo blog, per proseguire con premiazioni varie, ed ora è nelle mani di Papa Francesco. Ci congratuliamo con Angela Fabbri, e ad maiora!

sabato 6 dicembre 2014

Non è pioggia



E il cielo piange
queste ore dell'Umanità
smarrita

No, non è pioggia
sono lacrime di ghiacci
che a noi si avvicinano
sono pianto per una terra
abusata e violentata

E' dolore fatto d'acque
che non riusciranno mai
a lavare i misfatti dell'uomo
nella sua immane bugiarda credenza
di poter regolare l'Universo

Non ci sono preghiere
nemmeno luci
a segnare viali di pace
con il creato in eterna guerra
fra il bene e il male che ci attanaglia

C'è soltanto questa pioggia
che non bagna ma penetra
le viscere di questa terra
dove noi crediamo
di dimorare

Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'Anima

mercoledì 3 dicembre 2014

Antologia poetica IL TIBURTINO - Vesta - Aletti Editore




 Dal Concorso Letterario Il Tiburtino, è stata realizzata questa antologia, nella quale è inclusa una mia poesia:


Migranti



Il mare, col suo molle

Sonoro fiatare
Interminabile
Sospiro pacato
D'un verdeazzurro gigante
Come un amante
Piovra d'infinite
Onde - braccia
Accoglie e sommerge
Disperati migranti

Danila Oppio