benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

domenica 30 settembre 2012

IL SILENZIO DEL BOSCO



Seduta su una panca di pietra,
alti alberi intorno a me,
i loro rami s’intrecciano
impedendo quasi
il filtrare della luce.

Ombra e pace,
silenzio e raccoglimento.

Solo talvolta il sole
si affaccia tra le fronde,
illumina le foglie,
le rende trasparenti
donando loro
una magica inconsistenza.

Ascolto il silenzio
e ne assaporo la pace.

Poi un lieve rumore,
un movimento appena avvertito:
un uccello solitario
dalle tonalità azzurre
vola improvviso sul ramo più alto
Piera Maria Chessa

Bellissima canzone di: Mario Biondi -Ecstasy -


La voce di Mario Biondi è semplicemente straordinaria!

Shakira - Objection (Tango)



Sensualissimo tango, splendida Shakira!

Jennifer Lopez & Joaquin Cortez



Mi fanno impazzire tutti e tre...la musica, Jennifer  e Joaquin!!!
(By webmaster)

MORTE DI UN CILIEGIO




Lentamente
mi lasci…
solo
due braccia monche
e un ciuffo
di foglie gialle
tendi
al cielo.
Amico
dell’età più bella
quando
i sogni
galleggiavano
nei miei occhi
e tu avevi
tenera corteccia
perlacea.
Tutto passa
e muta…
non ci saranno
altre primavere
sotto
il tuo vaporoso
ombrello.
.
.

venerdì 28 settembre 2012

DONNA NUDA DONNA NERA




Donna nuda, donna nera
Vestita del tuo colore che è vita, della tua forma che è bellezza!
Sono cresciuto alla tua ombra; la dolcezza delle tue mani bendavano i miei occhi.
Ed ecco che nel cuore dell'Estate e del Meriggio, ti scopro dall'alto di un colle calcinato, Terra Promessa
E la tua bellezza mi fulmina nel mezzo al cuore, come il lampo di un'aquila.
Donna nuda, donna scura
Frutto maturo dalla polpa soda, buia estasi del vino nero, bocca che fai lirica la mia bocca.
Savana dai limpidi orizzonti, savana fremente alle ardenti carezze del vento dell'est
Tam tam scolpito, tam tam teso che risuoni sotto le dita del Vincitore,
La tua voce di contralto è il canto spirituale dell'amata.
Donna nuda, donna oscura
Olio che nessun soffio può increspare, olio calmo
sui fianchi dell'atleta, sui fianchi dei prìncipi del Mali
Gazzella dalle giunture celestiali, le perle sono stelle sulla notte della tua pelle.
Delizia per i giochi della mente riflessi dell'oro rosso sulla tua pelle marezzata,
All'ombra della tua chioma, la mia angoscia si rasserena ai soli vicini dei tuoi occhi.
Donna nuda, donna nera
Canto la tua bellezza che passa, la tua forma che fisso nell'Eterno,
Prima che il Fato geloso ti incenerisca per nutrire le radici della vita.

Lèopold Sèdar Senghor

da “SENGHOR – Poesie dell'Africa -
Bandecchi &Vivaldi Editori
2009



Lèopold Sèdar Senghor, il massimo poeta africano, è una delle figure più autorevoli della cultura mondiale.
Padre della NEGRITUDINE, il grande movimento di affermazione della specificità culturale africana, è un cantore sublime dell'unità dell'uomo con la natura.

Senghor fu eletto primo Presidente della Repubblica del Senegal nel 1960, dopo la liberazione dal colonialismo
francese e ha guidato il suo paese per venti anni.
Lui cristiano in un paese musulmano, a dimostrazione della tolleranza religiosa esistente in Senegal.




mercoledì 26 settembre 2012

JOYCE LUSSU A 100 ANNI DALLA NASCITA


NOI TUTTI COSI' DIVERSI




Bosschaert-Johannes--Blumenkorb-und-Fruchtschale
Cesti di fiori e frutta


“...Noi tutti così diversi,
noi tutti così uguali, possiamo forse aiutare a crescere
arbusti cespugli e boccioli
sparsi qua e là,
un giorno o l'altro ci daranno
fiori e frutti
per tutti
di mille forme e di mille colori.
Li raccoglieremo con grandi feste
in mazzi e ceste,
li appenderemo nei recinti
di etnie e di nazionalismi
artificiali
al posto delle armi micidiali
così care ai militari,
al posto di fasci di tratte e di cambiali,
così care agli usurai,
al posto di veleni globalizzati
che ci vendono ai supermercati
sostituendo alle chiusure
cancelli senza serrature.”


Joyce Lussu
da “L'utopia”




martedì 25 settembre 2012

AUTUNNO






Sfarfallio di angeli
Tra rugginosi faggi
La fresca brezza
Sospinge in breve volo
Dorate aluccie

Danila Oppio
25 settembre 2012 
Inedita


ANCORA VORREI VEDERE...






nel silenzio del giorno
ancora vorrei vedere
l'orizzonte nudo
con la in mano sua arpa
mentre fugge la ruggine della notte

in nuvole sospese
ancora vorrei vedere
spazi vuoti
sfaldarsi in intrecci
di tenero azzurro

in specchi di mare
ancora vorrei vedere
immagini senza ombra
sorridere al freddo solo
chiuso nella gabbia del tempo

eccetera...

Giovanni De Simone
Inedita

AD UN'ESSENZA QUALSIASI






Ho deciso di non amarti
io che amo tutto e tutti
ma sai perché?

Perché mi porti
il vento che non mi piace
l'aria che non respiro
gli occhi che non vedono
il pensiero mendace.

Perché mi porti
la tristezza di questo tempo
mio tuo e nostro
che non so abbracciare
trafitto da nuovi sentimenti
che non so condividere
anche in quei momenti
in cui tu felicità mi vuoi regalare.

Non ti amo
non ti voglio più
perché tu
creatura dell'oggi
mi vedi spoglio
di pensieri a te dedicati
una volta
ma ora dimenticati

Non ti voglio
e resterò ancora solo
a duettare con la mia poesia
povera
che sa di musica dell'ieri
di quel passato
che tu hai lasciato
precoce
perché di moda  perché veloce

Non me ne volere
appartengo ancora al Sole
alla Luna alla Terra
appartengo al mio mare
che tu vuoi farmi dimenticare


Gavino Puggioni

Amando l'Amore
2008






SONO RICADUTO







Sì, Amore
Nuvola Tempo
Attesa
Desiderio
Ansia e Speranza
sono ricaduto
in quel cratere di pensieri
di voci di suoni
dentro i quali respiro

ma mi manchi
come la Luna ai naviganti
come la Luce ai non vedenti
mi manchi
nella mia essenza
e non ti vedo
nella mia trasparenza
ma non ti chiamo

aspetto




Gavino Puggioni
2008
Amando l'Amore

lunedì 24 settembre 2012

GALLERIA D'ARTE: AUTORI VARI

giovanni Boldini
Toulouse Lautrec
Agnolo Bronzino: donna Gaja
autore italiano non ricordo il nome
Vinci: ritratto di donna




Renata Rychlik
TEMA: DONNE IN ROSSO NEL CORSO DEI SECOLI
Vestite (o svestite) di tale colore.
Se nelle serate di gran gala, l'invito riporta "è richiesto il nero", in questo caso, l'ordine perentorio è: D'OBBLIGO IL ROSSO


William Merrit Chase














Giovanni Boldini
Boldini
Boldini
De Lempicka: donna con calle
Elena Tablou
Elzbièta Mozyro
Renoir: les Laveur
Joanna Tokarczick

Bronzino: Ritratto di Lucrezia
Jean Jaques Henner
Teresa Riganello

Romance Beethoven *James Last Version 1989*


Chi ha qualche anno alle sue spalle, certo ricorda con infinita nostalgia, questo brano musicale di James Last, Romance!! Buon ascolto e felice ritorno al passato!!

J'ai entendù la mer - Christophe 1966



Versione in lingua originale!!

ESTATE SENZA TE (J'AI ENTENDU LA MER) LYRICS

Castelli di sabbia che sbatto giù
Su questa spiaggia dov’eri tu
L’estate è giunta ma senza te 
Il sole brucia ma non per me.

Chi mi dirà dov'è l’amore che non ho più
Se non tornerai quaggiù che cosa farò di me.

La barca sta legata al molo 
Io le darò la libertà
Alla deriva ci andrò da solo 
L’amore mio non ci sarà.

Chi mi dirà dov'è l’amore che non ho più
Se non tornerai quaggiù che cosa farò di me.

Castelli in aria caduti giù 
Mi resta solo la fantasia
Disegno un viso sei sempre tu 
Arriva un onda ti porta via.

Chi mi dirà dov'è l’amore che non ho più
Se non tornerai quaggiù che cosa farò di me.

Chi mi dirà dov'è l’amore che non ho più
Se non tornerai quaggiù che cosa farò di me. 

Una vecchia canzone, cantata da Christophe, che è una vera e propria poesia.

domenica 23 settembre 2012

LA DIVINA COMMEDIA SECONDO MIMMA


In fine del cammin di nostra vita

cent’anni e rotti in internet oscura
di pianti e lai mi ritrovai smarrita.

Ahi, quali affanni, duolo e che paura
strizzarono il mio core in tale sorte
e zoppicando entrai nella radura.

 Paga, satàn, paga satàn a morte
strillava Monti con la voce chioccia
ricevendosi in viso molte torte.

Fu allora che dall’alto di una roccia
Domenica Luise si tuffava
con le braccia aggrappate alla capoccia.

 Ella peraltro la poesia che amava
qual salvagente per andare a fondo
usò dell’alma umana nella lava

dalle tenebre buie di questo mondo
fino all’iperuranio glorioso
di luce chiara e canti assai giocondo.

Tempi crudeli fecero il maestoso
furore giovanile surgelare
recalcitrando qual cavallo ombroso

e qual cavillo da sperimentare
a salvezza delle anime perdute
e contro ogni speranza ormai sperare.

La bufera immortal, che l’alme mute
travolge stringe e sbatte infuriata
non ha pietà delle teste canute

né dell’umanità triste e malata
ovver dei ragazzini viziati
in una sorte certo assai ghiacciata.

Ed i politicanti disperati
litigiosi, imbroglioni e così sia
all’inferno per sempre rigettati

ma non da soli, in buona compagnia
di bugiardi, pedofili e assassini
che di ogni onore fanno simonia.

 Domenica Luise

(File disegnato al computer da Domenica Luise)

BREZZA MARINA

Naufragio: olio di Marc Sardelli 2002

Come è triste la carne... E ho letto tutti i libri!
Fuggire! Laggiù fuggire! Ho udito il canto degli uccelli ebbri tra l'ignota schiuma e i cieli. 
Nulla, neppure gli antichi giardini riflessi negli occhi,
 Potrà trattenere il mio cuore che si immerge nel mare.
O notti! Neppure il deserto chiarore della mia lampada
Sul foglio ancora intatto, difeso dal suo chiarore,
E neppure la giovane donna che nutre il suo bambino.
Partirò! Nave che culli le tue vele
Leva l'ancora verso un'esotica natura!
Una Noia crede ancora, desolata da speranze crudeli, ai fazzoletti agitati nell'ultimo addio.
E forse gli alberi che attirano la tempesta
il vento farà inclinare sui naufragi
Perduti, senz'alberi, lontani da fertili isole...
Ma ascolta, mio cuore mio, il canto dei marinai!
 Stéphane Mallarmé

JAMES LAST - Emperor Waltz



Sempre stupenda...anche se ormai gli imperatori non esistono più!

venerdì 21 settembre 2012

PARIS IN TOUR VIRTUEL

UN TOUR A PARIS!!

Cliccate sulla scritta, un tour a paris! e potrete vedere la Ville Lumière a 360 gradi! Buona escursione!!

MONDO MALATO




Dialisi diuresi
Diastasi diagnosi
Mondo malato
Mettiamo
Una dieresi
Apriamo
Un dialogo
Indossiamo
Un diadema
Misuriamo
Il diametro
Tracciamo
Un diagramma
Ne uscirà
Una diatriba
E forse una diaspora
Saliamo su un diesel
Corriamo
Dal dietologo
Poiché siamo obesi
Oberati, operati
Operai disoccupati
Disperati
In questo mondo
Malato di disamore


Danila Oppio 20 settembre 2012

Inedita

SOTTO IL CIELO BLU DI METILENE



                                                      Sotto il cielo  blu di Metilene
sì grave era il canto della gracchia
E quando noi due salivamo
delle scale di casa
tutti i gradini
sui muri con la tua gradina
graffiavi un graffito per me
Ma che importa!
Sul quadrato della distanza
dalla tua porta alla mia porta
il tuo corpo e il mio corpo si attiravano
Oggi tutto è gramigna granata gramaglie
Tu eri il mio gravitatore
ed io ero la tua gravitativa
Ahimè! Gramigna granata gramaglie
la mia gravidità  t'inquietava

Mi butterò dal grattacielo
ne salirò tutti i gradini
come una volta le nostre scale
Oh! mica bello tutto si ribalta
il mare il suolo il cielo
Oh! perché mai averti detto T'amo?
Eccomi ora triste vittima
dell'aggravitazione universale.


Iacques Prevert

Traduzione di I. Margoni