benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

sabato 31 ottobre 2015

A te che sei

Frank Dicksee . 1896 . The mirror
Vorrei dirti
quello che non vuoi
vorrei darti
quello che non hai
dimostrarti
quello che non sei
quello che sei
quello che io sono
quello che ho
quello che ho avuto
quello che non avrò

Le mie
e le tue debolezze
mischiate
a quelle ricchezze
che fanno parte
della vita nostra

Uno specchio
un desiderio

e si fa sera

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

giovedì 29 ottobre 2015

Tommaso Mondelli e il Premio Polverini 2015

Di norma dicono che le cattive notizie non arrivano mai da sole, ma non dicono mai che pure le belle novità spesso viaggiano in coppia!

E allora parliamo del Premio Leandro Polverini, che Tommaso Mondelli ha ottenuto con la sua silloge poetica LA FORZA CHE IL CUORE IMPRIGIONA edita da Akkuaria.
Come potrete leggere dalla lettera che ha ricevuto dal Presidente della Giuria, la silloge del poeta Mondelli ha ottenuto il 5° posto nella sezione Poesia minimalista, con la seguente motivazione:
Leggere i suoi versi minimalisti è come tuffarsi in un oceano di sentimenti, di colori e di sensazioni profonde che strappano al lettore meraviglia e stupore, tanta è la saggezza che trapela dai suoi messaggi. Molte sue liriche denunciano la perenne stoltezza umana, senza mai cadere nella retorica. L'Universo per lui è un libro aperto che sfoglia pagina per pagina, attentamente e pazientemente. I suoi versi sono un balsamo lenitivo dove la sofferenza  purifica e salva, perché la speranza non abbandona mai le sue creature, anzi ne addolcisce gli affanni. 

Il Presidente della Giuria
Tito Cauchi




LA  COPERTINA DELLA SILLOGE CHE HA PARTECIPATO AL PREMIO 



Non ci rimane che complimentarci con l'autore Tommaso Mondelli, per il risultato ottenuto.

Una bella notizia: Premio Landro Polverini 2015 a Danila Oppio

Ho appena ricevuto la comunicazione da parte del Premio Leandro Polverini, che la silloge poetica CANTO A DUE VOCI, contenente una raccolta di Tommaso Mondelli e una mia, si è aggiudicata il secondo posto nella sezione Poesia espressionista, con la seguente motivazione:


L'impianto di questa raccolta è a volte narrativo e il sentimento è velato da metafore e nominazioni della realtà che concedono ben poco all'immaginazione, raccolte come sono nell'ottica obbiettiva di una descrizione espressionistica esauriente, precisa e puntuale. Altrove, l'Autrice introduce un elemento di sorpresa, un cambio di prospettiva, suggerendo la possibilità che la vita umana non sia tanto una questione di speranza, come vuole gran parte della tradizione non solo letteraria, quanto di coraggio.

Il presidente della giuria
Tito Cauchi

Condivido molto volentieri questo premio con il poeta Tommaso Mondelli, la silloge è scritta da entrambi, ma per regolamento del premio, solo uno dei due autori poteva partecipare quale concorrente, e il caro amico Tommaso ha voluto che fossi io a partecipare al concorso. Gli sono  grandemente riconoscente per la sua generosa decisione di concedermi di concorrere ed essere la sola ad ottenere l'eventuale premio. E così è stato, ma moralmente lo abbiamo vinto insieme.
Qui sotto, la scansione della lettera ricevuta

La copertina della silloge premiata, disegnata da me, come tutte le illustrazioni nel suo interno.





martedì 27 ottobre 2015

ALL'OMBRA DELLA MOLE

All'ombra della mole


Sabato 24 ottobre alle 16 presso il Circolo della Stampa a Torino, in Corso Stati Uniti 37, si è svolta la premiazione del concorso letterario all”Ombra della Mole” , dedicato alla memoria del compianto collega giornalista Pier Luigi Camparini e giunto trionfalmente all'edizione numero ventotto. 
Vasto e partecipe il pubblico di tutte le età, giunto da varie parti d'Italia. Al primo posto, a pari merito per la sezione giornalismo, Franco Cortese e Mario Grasso. Per la sezione poesia, vincitrice Annamaria Cossu Criscuolo. Premi speciali per Edi Morini con “La differenza”, Elsa Avalle, Margherita Filippi, Izabella T. Kotzska. 
Premiato come poeta più autorevole, Tommaso Mondelli di Pinerolo, classe 1919, che ci ha proposto la sua bellissima poesia “La Quercia”. Tommaso è in perenne attività, apprezzato autore di molte opere di narrativa, saggistica e delicati componimenti poetici, noto in tutta la Penisola.
Mario Brusa e Paola Insola hanno letto con slancio gli elaborati, mentre il trio “I Notambuli” (con un t sola) ci ha rallegrati con brani musicali stupendi tratti dalle colonne sonore di "Mission", "Fratello Sole, Sorella Luna" e "Sister Act". Al termine un delizioso rinfresco.

La mia poesia era questa:

Poesia premiata per la Sezione B del Premio Letterario “La Mole”


La Differenza

Il denaro che mi spetta e che non ho ricevuto
avrebbe fatto la differenza:
colorando di azzurro le tenebre,
trasformando il presente
e il futuro in una cristallina cascata
di dolce, meritata allegria.
Il denaro che mi spetta
dopo tanti anni di lavoro
avrebbe fatto la differenza,
se mi aveste pagata.
Amici, amori e parenti non sarebbero
svaniti nel nulla.
Ore liete colorate d'infinito
popolerebbero giorni carichi
di gioioso entusiasmo.
Il denaro, il mio tesoro
nascosto nelle tasche di troppi disonesti
farebbe la differenza
garantirebbe felicità e riposo alle mie notti.
Il tesoro che mi avete rubato vilmente,
il lavoro che mi avete tolto senza pietà
possa pesare per sempre sul vostro cuore
e sulle vostre vite come un macigno.
Perché vi maledirò ogni istante
finché non mi avrete pagata.
Vi maledirò finché avrò fiato
per la giustizia che avrete comprato,
per le promesse che non avete mantenuto,
per la vostra avarizia.
Siate maledetti eternamente per ogni lacrima che ho versato.

Edi Morini
Via Parri 5, 10066 Torre Pellice (To)
cell. 347 5785363
edimorini129@hotmail.com
morini.vita@gmail.com

 RIngrazio di tutto cuore Edi, per l'articolo che mi ha gentilmente girato, insieme alle fotografie. 

Premiazione concorso LA MOLE a Tommaso Mondelli

All'ombra della Mole


Sabato 24 ottobre alle 16 presso il Circolo della Stampa a Torino, in Corso Stati Uniti 37, si è svolta la premiazione del concorso letterario all”Ombra della Mole” , dedicato alla memoria del compianto collega giornalista Pier Luigi Camparini e giunto trionfalmente all'edizione numero ventotto. Vasto e partecipe il pubblico di tutte le età, giunto da varie parti d'Italia. Al primo posto, a pari merito per la sezione giornalismo, Franco Cortese e Mario Grasso. Per la sezione poesia, vincitrice Annamaria Cossu Criscuolo. Premi speciali per Edi Morini con “La differenza”, Elsa Avalle, Margherita Filippi, Izabella T. Kotzska. Premiato come poeta più autorevole, Tommaso Mondelli di Pinerolo, classe 1919, che ci ha proposto la sua bellissima poesia “La Quercia”. Tommaso è in perenne attività, apprezzato autore di molte opere di narrativa, saggistica e delicati componimenti poetici, noto in tutta la Penisola.
Mario Brusa e Paola Insola hanno letto con slancio gli elaborati, mentre il trio “I Notambuli” (con un t sola) ci ha rallegrati con brani musicali stupendi tratti dalle colonne sonore di "Mission", "Fratello Sole, Sorella Luna" e "Sister Act". Al termine un delizioso rinfresco.
Edi Morini

Poiché Edi, poetessa premiata al concorso di cui al titolo, mi ha gentilmente inviato l'articolo sopra riportato, nel quale ha citato anche Tommaso Mondelli, ecco che vorrei occuparmi di lui. Ha ottenuto la targa per essersi qualificato tra i 5 finalisti della sezione B, dedicata alla poesia, con questo testo, che ha pienamente meritato la vittoria.


                       La quercia                                                     

Era all'ombra della quercia antica
che tra le fronde verdi e le cicale
trassi quel sogno dalla casa avita
il passo con la vita ancora mi cale.

Un passato, il presente col futuro
sì come quel tronco regge il pieno
non moriremo mai ne son sicuro,
sul sentiero mai portato al meno.

Poi che 'l tronco suo segato a terra
a far delle rotaie quel traversino
come la cosa che 'l mio core serra¢
e quel sentiero mi segnò il destino.

Ché dell'ombra e le cicale il canto
così delle ghiande il maiale grasso
tempo fu quello del fatale incanto
come d'allor fu già frontale il passo.

Quel che viene torna al suo passato
so già che son venuto e me ne torno
tra quel che ho fatto, ancor segnato
quel tanto porto fiero al mio ritorno.

Or che son vecchio e stanco alquanto
tu non fungerai mai più da traversino
già più non s'ode, delle cicale il canto
così noi uniti siamo,nel comun destino.

Tommaso Mondelli

E ora, alcuni momenti della cerimonia di premiazione dei poeti e giornalisti presenti, tra cui Tommaso Mondelli.








In quest'ultima foto, possiamo vedere il dott. Lorenzo Masetta, alla destra guardando lo schermo, organizzatore del concorso LA MOLE a Torino, ovviamente! insieme ai musicisti e ad un gruppo dei premiati

venerdì 23 ottobre 2015

Crepuscolo di me


In questi giorni
tutto scorre lento
come locomotiva a vapore
Le nuvole sopra
pigre come il mio pensiero
che sfiora inutile
la mia presenza

Non scruto le albe ormai
né i tramonti pur vicini
non vedo luci
vicino alla luna
perché tu sei lontana

Non ho paura di questi silenzi
che mi fanno compagnia
e mi abbracciano nell'oscurità
di parole rivolte all'amore
assente incompreso
dentro una stanza
priva anche di pareti

Credo allora in quella mia filosofia
amare tutti amare la Terra
che ancora calpesto
amare briciole di sentimenti
avanzati e ritrovati
nelle strade dell'infinito
dove c'è tutto
dove c'è niente

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

sabato 17 ottobre 2015

E SI FA SERA . Briciole



Indosso l'abito rosso 
del tramonto

luccicore di un istante
e la vita non mi sembra
futuro



Briciole
Dedicata a mia moglie

Vorrei essere l'alba

per inondarti di un nuovo giorno
felice come la rondine
che fabbrica il suo castello

per illuminare i tuoi occhi
a volte tristi
sempre profondi

per danzare coi petali
dei tuoi pensieri
abbracciati ad una corolla d'amore

Vorrei esser l'alba

per ascoltare la tua voce
in giardini d'allegria
coi nostri bambini

senza ipocrisia
con immenso affetto
ora che non ho altro da darti

se non briciole del mio intelletto

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

giovedì 8 ottobre 2015

Mendicante d'amore


S. Dalì: alla finestra
Ti ho incontrata
mendicante d'amore
affacciata alla finestra del tempo
che tu odiavi e amavi
ma che dimenticavi nelle anse
di quell'io travagliato
esposto a tutti i venti
compresi quelli sconosciuti.

Ti ho incontrata
mendicante d'amore
e volevo abbracciarti
tra sassi, dune e rifugi
dove la tua ombra vagava
senz'anima
il cuore gonfio di dolore
e di malinconia.

Musica lontana
lacerante, priva di note
cresciuta nel tuo corpo
come gramigna di sensazioni inutili
Strade dell'oblio, nel buio
di sentimenti che non puoi
più mendicare
Solo te stessa da donare
mendicante d''amore.

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

venerdì 2 ottobre 2015

Terza classificata: Danila Oppio

Si è svolta domenica 27 settembre, la premiazione al Concorso indetto dall'Associazione Culturale Hostaria delle Immagini, di Cortemaggiore (PC) che ha visto vincitore del Primo Premio il poeta e scrittore Tommaso Mondelli, al quale porgo i miei complimenti!
L'organizzatrice del Concorso, Prof. Carla Maffini, ha indicato il link dal quale avremmo potuto accedere alle foto dell'evento, e ne ho scaricate alcune, per postarle su questo blog. Anch'io ho ottenuto un riconoscimento, ovvero il terzo posto.
https://www.facebook.com/Hostaria-Delle-Immagini-1513778845565166/timeline/
Questo l'attestato...
...e il trofeo

La mia poesia vincitrice

Festina lente
(Dante e De vulgari eloquentia)

Il Divino Vate, non sol di Commedia scrisse
Ma Vita nova, Convivio, Egloghe, Le rime nuove
Epistole, e tante altre. E tra queste opere
Sulla cui bellezza ed eleganza non ci piove
Un trattato filosofico-linguistico con cui
Si propose di rintracciare un unitario volgare
Illustre, cardinale, aulico e curiale.

Guidato da esperienza e intuito personale
Pose basi e anticipò argomenti
Di quello che sarà il problema centrale
Dell’Unità d’Italia, la ricerca dell’insieme
Linguistico e culturale in una terra
Alquanto frammentata e discordante.

Nel primo libro rivela doti di geo-linguista
Ante litteram, esponendo il concetto relativo
Alla variabilità delle lingue nello spazio
E nel tempo, e aree linguistiche individua
Dell’Europa, dell’Asia e dell’Italia stessa.

Partendo dall’origine della lingua, Dante
Avvia un trattato, il cui primo parlante
Fu Adamo, così l’adamitica lingua
Fu con l’ebraico unitaria o attigua.

Dopo la Torre di Babele, che il divino volere
Intese punire nelle lingue, creando confusioni
La superbia umana, fine si pose
All’unità linguistica, così le genti
Si dispersero e si diffusero idiomi differenti
nell’Asia e nell’Europa di tutte le nazioni

La terra del SI, la sua identità si va a trovare
Alle terre dell’Oil e dell’Oc nel contrapporsi
Ma il Vate va oltre, nella sua disamina
Così che la prima cartina linguistica disegna
Almeno dell’Italia, e del suo parlare.

Le lingue variano col mutar del tempo
Così come mutano i costumi degli uomini.
Egli passò in rassegna tutte le parlate in volgare:
“Decentiorem atque illustrem”. Più bella
E illustre, nessuna più assurgere
A lingua letteraria, in quanto il suo profumo
Avverte in tutti i volgari, ma in nessun dei tali
Par si trovi.

 Egli affermò: “Il volgare italiano risuona
In mille diverse varietà, dobbiamo perciò cercare
il più elegante linguaggio d’Italia, quello illustre
E per aver sgombro il cammino
In questa nostra caccia, eliminiamo
Prima dalla selva, i cespugli
E gli intricati rovi.
Danila Oppio