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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 22 giugno 2015

Perché la vita è bella

Gustav Klimt: L'albero della vita

Non l'ho detto io
ma questo si, che l'ho detto io
anzi, lo scrivo così rimane
anche ai miei figli

La vita è bella
perché ciò che la circonda è brutto
perché le strade che la percorrono sono sporche
perché oggi è difficile viverla
senza sponde
senza certezze
se non quelle dei figli e dei nipoti

La vita è bella
perché c'è il sole e la luna
perché c'è il mare e il vento di burrasca
che mischia e trasporta tutto
compresa la mondezza dei nostri sentimenti
in balia tra verità e nascondigli
colmi di invidia e indifferenza

La vita è bella
perché ci sei tu, una lei, un lui
che si occupa e si preoccupa
dei tuoi pensieri vagabondi
che non hanno sosta
in questi giardini privi di fiori
di respiri
colmi d'ansia per ciò che avverrà

A volte la musica addolcisce
anche l'ironia della vita
rendendola irreale
lontana miglia di pensieri
che sanno di dolore e abbandono
di una vita, sempre quella, 
che alla fine sarà ancor più bella.

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima

martedì 16 giugno 2015

Congratulazioni a Gavino Puggioni

In questi giorni, il poeta Gavino Puggioni ha ricevuto due soddisfazioni, che sono certa vorrà condividere con i lettori di questo blog. Il titolo delle poesie premiate è quello che appare in stampatello. Entrambe fanno parte della sua ultima fatica letteraria, la silloge Nelle falesie dell'anima


ALTRO   -    Poesia finalista e pubblicata nell'antologia del Concorso " Cartabiancapoesia" 2015, di Villasor - Cagliari -

ALTROVE DI PENSIERI  -  Poesia premiata con Menzione D'onore al Concorso  Nazionale Letterario "Panta Rei" di Gloria Venturini, in quel di Lendinara - Rovigo


Qui sotto, il testo completo delle due opere.



Altro
Queste braccia scarnite
su barre di porfido
ai piedi di colline forate
in ascolto di urla
e di silenzi

gesti anonimi
labbra secche
inverno di vita

lunghi binari di ipocrisia
la stazione è bruciata
il mare del passato
è divenuto stagno
la luce è ospite di un sogno

un dio ateo
ai lati una sublime madonna
infinite agonie
orge di corpi
nell'alta marea

un neonato
una mamma
il loro destino
in una pietra scolpita di rose
la solitudine

mai



Altrove di pensieri



Ho consumato la notte
in un andirivieni di nuvole
cariche di speranza umana
che urlavano di miseria.

Ho frantumato in mille pezzi
spicchi di luna vagante,
offesa, forse, da chi più
non la mirava.

Da un letto di fiume  marcio
ho creato cento rigagnoli
per soccorrere con barche fatiscenti
corpi umani in fuga dalla Morte

Ho gettato nell'immondezza
parole discorsi e promesse
di questi politicanti
per non farli sentire ai nostri bambini.

Ho strappato tanti pensieri
compresi quelli miei
perché la memoria era troppo piena
e le matite erano spuntate.

Ho rivolto al cielo i miei sguardi
in una giornata di sole e vento,
così i miei occhi si son ripuliti
ed ora vedo, poco ma meglio.

Ho provato delusione, alla fine,
rinvenendo in questa realtà,
avrei voluto ancora compagnia
di questi pensieri strani

ma i rumori, gli umori,
le passioni errate
e  le parole inutili
me li han fatti abbandonare
  
Gavino Puggioni

I nostri vivissimi complimenti non possono mancare! 

sabato 6 giugno 2015

L'appello


L'arcobaleno ha perso colori
nel discendere i gradini di questa vita
l'autunno promette tristezze
mentre le strade brulicano
di motori ubriachi
estasiati da vite sciupate
in cerca di gloria vana.

L'appello è l'urlo di chi
vuol proteggere gli inermi, i malati 
i bambini senza la luce di un cielo
quell'urlo inascoltato dai potenti
vita dedicata a governare i loro profitti

Ebbene, 
quegli appelli non finiranno mai di esser tali

La loro eco andrà per galassie
ma un giorno o l'altro
s'avvicineranno ai nostri cuori
e, forse allora,  un nuovo mondo
ci accoglierà.

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima