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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 21 marzo 2014

Visioni asimmetriche


Un altro giorno di baldoria
dentro questa botte ferrata di pensieri giulivi
dove un violino disaccordato
dimenticava le sue passioni d'amore.

Intorno nuvole d'allegoria
si muovevano annichilite da voli di gabbiani
in festa per una barca di gomma piuma
che rifiutava l'acqua del mare.

Giovani musulmani in preghiera,
avvinghiati a pietre sconosciute,
sorridevano abbracciando ombre di speranza,
confuse da una pietà senza lacrime.

Il grande capo di questa immensità
ordinava a tutti di coprirsi di polvere bagnata
Muti i lamenti, lontani i dolori,
gli occhi socchiusi per tanto splendore.

I treni viaggiavano senza fili elettrici
e le rotaie erano scie di fuoco
dove la fede umana moriva in anfratti profondi
di felicità, sposata all'eterno desiderio.

Chi guidava i treni super veloci  e trasparenti
guidava anche il mondo che in quest'era post-moderna
andava al rovescio, oltrepassando tutti i muri
fatti  di bugie e i cantastorie erano contenti.

Non c'erano fiori perché la cenere
ridondava le sponde della bellezza, consunta
da mani di granchio che graffiavano
i figli appena nati da questa terra martoriata.

Gli alberi invece crescevano a dismisura,
sfidando gli aeroplani e i raggi del sole,
abbattuti all'ora del tramonto
da rivoli quieti di una luna stanca.

La botte ferrata era sempre piena
Ora rotolava tra sentieri di formiche operose,
schiacciando pietre del tempo futuro,
riflesse nella pioggia benefica di primavera.

E gli uomini offesi da rumori strazianti
dormivano, supini, con la meraviglia
che annunciava loro altri giorni di festa
senza bandiere e proclami

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima
Al XXVIII° Premio Mondiale di Poesia Nosside 2011 di Reggio Calabria questa poesia ha ottenuto una Menzione, con attestato e pubblicazione in antologia. 

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