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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

mercoledì 29 luglio 2015

Questo nostro strano mondo


Il mondo siamo noi
umani dai volti stravolti
le voci afone per gli urli
gli occhi spalancati
e la vista annebbiata
per una vita abbandonata
e tradita dalla tragedie quotidiane

Il mondo siamo noi
popoli in viaggio senza una meta
valigie piene di lacrime
valigie piene d'indifferenza
dove nascondiamo
opulenza, apparenza
mai un briciolo di dignità
mai un briciolo di rispetto verso l'altro
il diverso
i diversi di questo mondo misero
avulsa da luci artificiali

"Inno alle guerre
inno ai genocidi
inno alle armi
inno ai pochi o tanti padroni
che ci illuminano del loro buio"

Il mondo siamo noi
e nessuno se ne vergogna
basta un gratta e vinci
basta una presenza in tivù
basta un presidente impenitente
ad armarci di vanagloria
mentre la storia non avrà scrittori
per rintuzzare la nostra memoria

Però siamo sempre noi
a popolare questo mondo
a renderlo inverecondo
mentre figli e nipoti aspettano
d'accarezzar la speranza
in un fiume di sporcizia umana
creata e ricreata solo da noi
cresciuti nell'abbondanza
... di una miseria intellettuale
che non avrà mai, mi auguro
copia uguale

Ho parlato solo del mondo
quello che amiamo
quello che odiamo
quello che siamo
quello che non vorremmo
quello che ci veste di mestizie
quello che ci sovrasta
quello che non dice mai
basta! alle ingiustizie
ai proclami di vittoria
quando nel sacco c'è sconfitta
soltanto boria

Dedico però, confuso e debole
un dolce e amaro sguardo alla Terra
alla nostra Terra
quella che sta sotto i nostri piedi
calpestata, avvilita
offesa e vilipesa
da tutti noi che crediamo
che siamo il tutto
ma proprio il tutto
abbracciato al niente

Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima


1 commento:

  1. Gavino mi scuserà, ma rispondo a Einstein:

    Il mondo, oggi, lo vediamo coi media. Noi, la massa.
    E dunque le tue parole non ci possono insegnare.
    I giusti, poi, che si accorgono dei guai, non stanno mai lì a guardare:
    fanno quel poco che possono fare.
    Angela Fabbri

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