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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 23 agosto 2013

FRATELLO





Hai capelli d'inverno
occhi
lucenti d'onice.
Riaffiorano
ancor sulle ciglia
aquiloni bianchi e
rocchetti intagliati
d'infanzia.
Partisti
un giorno e
sulla panca
in fredda cucina
ti scrivevo 
lettere
su fogli di scuola.
Ora 
più non corriamo
nella campagna
la nostra casa è
letto di strada.

Graziella Cappelli

6 commenti:

  1. Cara Danila, grazie!!!
    Questa poesia mi commuve sempre, ricordo ancora mio fratello con l'aquilone ed io che gli correvo dietro.
    Abbracci

    Graziella

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  2. E' bello ricordare i momenti felici! Fanno ancora tanta compagnia! Ma spiegami, quella chiusa: "La nostra casa è letto di strada"..è meravigliosa, ma molto ermetica, cosa volevi significare?
    Abbracci e tanti, a te, anima splendida!

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  3. Cara Danila, "letto di strada" significa che dopo la morte del nonnno, del babbo, del fratello maggiore e la partenza per il collegio del mio secondo fratello; abbandonai la casa e presa con me mia madre mi trasferii in città. Dopo, con l'avvento del progresso, la casa fu distrutta e le macerie furono spianate per la costruzione di una strada nuova e grandissima.

    Bacioni.
    Graziella

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  4. Che tristezza veder ridurre in polvere certi ricordi..ma sono case e cose! Mentre i sentimenti non si polverizzano mai e tu li trasformi in poesia!
    Bacioni a te
    Danila

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  5. Versi intrisi di dolcezza e di amrezza bagnata nei ricordi. L'anima è colma di emozioni.

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  6. Grazie, caro Giovanni.
    Un grande abbraccio.
    Graziella

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