All'improvviso
il mare di Nettuno
si aprì al mio orizzonte
e ali procellose
di onde canute m'assalirono
soffocando il mio respiro
annebbiando la mia vista
trascinandomi in mulinelli
di danza tragica
a cui non sono abituato.
Avevo freddo
avevo caldo
sudavo in acqua
e le forze mi mancavano
Solo
tra mare e cielo
urlai la mia innocenza
non so da chi
o da cosa
ma urlai.
Ora nuoto
in un mare di cobalto
e i gabbiani mi fanno festa
intorno e cantano
hai sognato
amico caro.
Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima
Amo Cardarelli e una volta lo scrissi a Gavino. Faccio lo scrittore mainstream... diciamo che ormai scrivo di tutto, dalla narrativa breve al giallo al giallo storico e tra fgli scrittori gira il motto" SDio ci guardi dai poeti". Ma leggendo Gavino credo che mi ricrederò. In fondo all'anima ho sempre amato la poesia e qualche volta ve ne manderò una cui tengo particolarmente, ma mi vergogno un po' di mandarla in giro.
RispondiEliminaGrazie Gavino, questa tua lirica mi ha emozionato sul serio.
Bravo.
Salvo
La poesia di Gavino è inserita nella sua ultima silloge Nelle falesie dell'anima, e il disegno di Nettuno, che appare qui sopra, è lo stesso che si trova nella pagina del suo libro, ed è disegnato da me. Ho infatti illustrato con una piccola serie di disegni a china, questa sua silloge poetica. Mi diletto anche nella pittura e se vai a vedere in Versi in volo, troverai molti miei disegni e quadri. Per quanto riguarda le poesie di Gavino, sono davvero profonde. Molto introspettive, e spesso permeate di un amore profondo per questo nostro Pianeta così maltrattato e per i bambini che non hanno la gioia di essere amati come dovrebbero. Ciao Danila
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