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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 14 ottobre 2013

XV Premio Nazionale di Poesia "CITTA' DI IGLESIAS"

Locandina del Premio


I premiati
Sezione Lingua Italiana

1° Classificato "A quest'ora... (notturno)" di Aldo Micheli - Rieti
2° Classificato "Un libro squarciato" di Gavino Puggioni - Sassari
3° Classificato "Nia vueltas in maia" di Fabrizio Carta - Terralba (OR)
Premio Speciale "Apogeo" di Luca Masala - Cagliari

Sezione Lingua Sarda

1° Classificato "S'Omini-Pipiu" (L'Uomo-Bambino) di Maria Massa - Domusnovas (CI)
2° Classificato "Arressignu" (Rassegnazione) Sandro Chiappori - Cagliari
3° Classificato "Tra coro e terra" (Tra cuore e terra) di Gonario Carta Brocca - Dorgali (NU)
Menzione d'onore "De custa terra" (Di questa terra) di Anna Paola Demelas - Atzara (NU)
Premio Speciale "Su pastore in pensione" (Il pastore in pensione) di Ignazio Floris - Desulo (NU)



Momenti della lettura e premiazione
del poeta Gavino Puggioni


Attestato della motivazione del premio

La poesia qualificata al II° posto di Gavino Puggioni

Un libro squarciato

Un libro squarciato dal vento
dentro una sfera di cristallo
occhi che scandivano il tempo
in un silenzio affumicato
da parole esauste
ora a riposo

Un violino parlava da solo
da un do-re-mi-
a un sol-la-si-
anch'esso confuso dall'afa
in un desiderio altro
oltre quella nenia di polvere

Una nonna un nonno
vene pulsanti di memoria
e ricordi
(la luce è sempre bella!)
accarezzavano ancora gradini
di vita sana
coi loro bambini
in  attesa di un'altra novella

Una finestra s'apriva
improvvisa e tagliente
in un mondo di sprechi
e tragedie umane
mentre uomini potenti
rais sultani dittatori e presidenti
urlavano  inutili  e fornicavano.....

......e quella finestra non si chiudeva
e lo spettacolo continuava
gratuito e senza veli

a zero applausi!

Una serata da..incorniciare

Alle 17,30, puntuale, è iniziata la premiazione in questo vecchio cinema riattato a teatro, costruito durante il ventennio fascista, nel 1921, una palazzina splendida e accogliente.
 Il Teatro Electra, tanti ospiti in platea come in galleria, con  personaggi della cultura sarda tra cui le autorità cittadine, col Sindaco in testa.
Il signore che mi ha consegnato la targa, inaspettata, è l'assessore alla Cultura del Comune di Iglesias, Simone Franceschi
Ho conosciuto altre persone, tutti quelli della giuria che sono assieme a noi nel palco, in foto, e inoltre, come componente della giuria stessa, il professor Casciu,  docente di linguistica sarda.  
Durante l’evento si sono alternati, facendoci ascoltare ottima musica, una pianista di 12 anni, Chiara Bernardini con la sua maestra ed una violinista 18 enne, Michela Fronteddu, molto brava, sempre della città di Iglesias.
Un evento molto ben organizzato e non eccessivamente lungo.
Emozioni sussurrate, piccole o grandi soddisfazioni declinate in simbiosi con  la poesia che scorreva lenta in un silenzio che abbracciava tutti noi, testimoni al limite della commozione.
Alle 20...tutti a casa..pardon!.. non è vero! Ai protagonisti l'invito a un bel rinfresco, nella sala dell'Hotel dove io stesso alloggiavo, simpaticamente riuniti in modo conviviale e, tra stuzzichini e bibite, ci siamo scambiati le nostre impressioni ed emozioni.
Come dicevo all'inizio...una serata da incorniciare e non dimenticare

Gavino Puggioni





4 commenti:

  1. Complimenti davvero! Premio ben meritato, la poesia è meravigliosa.,commovente e soprattutto vera!

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  2. IO C'ERO!
    Quello di sabato ad Iglesias è stato un bellissimo evento all'insegna della cultura, dell'ottima poesia e delle tante emozioni che essa è capace di suscitare!
    Gavino se l'è cavata molto bene sul palco e la sua poesia, basta leggerla, si commenta da sola!
    Mi ha colpita molto una frase pronunciata da uno dei giurati, forse dallo stesso presidente di giuria, durante la premiazione e che qui voglio riportare: "Avvicinarsi all'Arte significa avvicinarsi all'umanità". Niente di più vero.
    Ancora tantissimi complimenti a Gavino!

    Laura Vargiu

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  3. Amara verità contornata da un alone di mistero che ci riporta a quando piccini – occhioni grandi grandi – estasiati, ci rifugiavamo tra le braccia dei nonni che instancabili continuavano ad infonderci speranza di vita, senza fare i conti con il domani che in un batter d’occhio sarebbe arrivato – se potessero vedere il presente …quella luce si spegnerebbe all’istante!
    Complimenti è poco! Berta Biagini

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  4. Tanti complimenti Gavino!
    Bellissima la poesia.
    Affettuosi saluti
    Graziella

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