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martedì 7 agosto 2012

GALLERIA D'ARTE: SALVATOR DALI' biografia


Salvador Domingo Jacinto Dalí Domènech, marchese di Pùbol è stato un pittore, scultore, scrittore, cineasta e designer spagnolo. Nasce a Figueras (Spagna) nel 1904. Dal 1921 al 1925 frequenta l'Accademia San Fernando di Madrid, stringe amicizia con Federico Garcia Lorca oltre che col cineasta Luis Bunuel. Muore Barcellona (Spagna) nel 1989.

Dalí era un abile disegnatore tecnico, ma è celebre soprattutto per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico stato spesso attribuito all'influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento. Realizzò la sua opera più famosa: "La persistenza della memoria" nel 1931. Il talento artistico di Dalì ha trovato espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, e lo ha portato a collaborare con artisti di ogni tipo.

Dalì fu un uomo dotato di una grande immaginazione ma con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti per attirare l'attenzione su di sé. 
Nel 1929 Dalì collabora con il regista surrealista Luis Buñuel alla realizzazione del cortometraggio "Un chien andalou". Il suo contributo principale consiste nell'aiutare Buñuel a scrivere la sceneggiatura del film anche se in seguito affermerà di aver avuto un ruolo significativo anche nella realizzazione tecnica del progetto, fatto che non trova riscontro nelle testimonianze dell'epoca. Nell'agosto di quello stesso anno incontra la sua musa, fonte di ispirazione e futura moglie Gala, il cui vero nome è Elena Ivanovna Diakonova. Sempre in quell'anno Dalì realizza delle importanti mostre diventando un pittore professionista e si unisce ufficialmente al gruppo dei surrealisti del quartiere parigino di Montparnasse. 
Mi pare una biografia scarna, ma che sintetizza la vita del pittore. Di tutti i pettegolezzi sulla sua vita non trovo giusto parlarne, credo si tratti di un artista pieno di ingegno, creativo al massimo, e a noi solo questo importa. Della sua vita privata (che ritengo in gran parte, come spesso si usava e si usa ancora, costruita a regola d'arte, per attirare l'attenzione su di sè, così come venivano "inventate" le dive stile Marilyn Monroe e tante altre) preferisco non parlarne. Un artista va amato per le sue opere, non per il suo aspetto e tanto meno per come sceglie di vivere la propria esistenza. Spesso gli artisti possiedono una complessità psicologica che sicuramente influenza il loro lavoro, ma non deve influenzare noi. Dalì è stato un artista semplicemente geniale, e lo possiamo desumere dai suoi dipinti e dalle altre sue opere, e solo da quelle!

(di Danila Oppio)


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