Tramonto all'Argentiera |
Una corsa senza ostacoli
un fiume lento
innamorato di una clessidra
adagiata ai suoi argini
La luna in uno specchio
d'anima
a proteggere colui che calca
cose terrene affaticato
Ansia d'uomini
afflitti dallo scorrere della vita
sentieri nebulosi intricati
come il labirinto di Minosse
Voci di cataclismi
cantati da angeli disperati
in un giardino di fiori finti
creati da un apologeta
L'immensità di un cielo
sopra anime disilluse
quando il sole
s'affonda nel mio mare
E poi finalmente
s'accende la scia d'amore
Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'anima
Nessun commento:
Posta un commento