Vado per vie e viuzze della mia isola
da nord a sud, da est a ovest
fino ai carruggi di Carloforte
attraverso antichi paesaggi
maestosi e misteriosi
modellati dalla luna
e testimoni del tempo
Ascolto e seguo
il volo dell'aquila reale
e i lamenti dei cavallini della Giara
vedo anche nuvole imbevute di veleno
che in lontananza accompagnano
stormi di stornelli
disegno dell'impossibile
caleidoscopio della natura
che m'incanta
Mi fermo
attonito
e ascolto sua maestà...
il vento.
Gavino Puggioni
Da Nelle falesie dell'anima
Belle foto, Danila, mi ha colpito soprattutto la prima e mi ha fatto pensare a come sarebbe bello che anche le nostre case fossero mosse, colorate, a gradini e arcate...
RispondiEliminaAngela fabbri
La prima foto rappresenta un carruggio di Carloforte, e davvero mi ha colpita la sua bellezza. Le altre le ho scelte per illustrare la poesia di Gavino, che è bella!
EliminaDanila
Bellissima Poesia e bellissime foto.
RispondiEliminaGraziella
Gavino sarà contento del tuo commento positivo, le foto le ho scelte io, per illustrare i suoi versi.
EliminaCiao Graziella!
Danila
Non posso che ringraziarvi tutte ma le foto sono son davvero ..poesia
RispondiEliminaBuona Pasqua
Gavino
Scusate la mia ignoranza, cos'è un carruggio? da dove deriva il nome carruggio?
RispondiEliminaMolto della lingua sarda ha radici nel latino della quarta declinazione. E io sono da sempre appassionata di etimologia. Ma se me la racconta una persona dei luoghi mi sembrerà di esserci stata, a Carloforte, che invece conosco da sempre solo di nome. Non fa parte della Sardegna che ho visitato.
Anglela Fabbri
Pensavo, Angie, che ti avesse risposto Gavino, ma forse non ne ha avuto il tempo? Chissà! Allora, il carruggio è una stretta via cittadina tra palazzi alti, tipica di città e paesi della Liguria. Ma si chiamano così anche le viuzze di Carloforte, che è l'unico paese e comune dell'isola di San Pietro, la seconda dell'arcipelago sulcitano, di formazione vulcanica. Si tratta di un'enclave genovese in Sardegna che ancora oggi conserva la lingua e le tradizioni liguri. La cittadina nacque nel 1738 in seguito alla concessione dell'isola da parte del re Carlo Emanuele III ad un gruppo di famiglie originarie di Pegli, in Liguria, ma residenti a Tabarka, in Tunisia. Costoro erano stati originariamente trapiantati qui nel Cinquecento dai Lomellini, i signori di Pegli, per sfruttare i ricchi banchi di corallo a poca distanza dalla costa tunisina
RispondiEliminaCome al solito la gentile Danila mi ha preceduto e quello che ha scritto l'avrei comunicato in giornata, prima non potevo.
RispondiEliminaGrazie a Danila e alla Angela che si è interessata di questo pezzo di Sardegna
Un caro saluto
Gavino
Un pezzo di Sardegna davvero bella, Gavino.
RispondiEliminaAngela