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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

giovedì 29 novembre 2012

LE NUVOLE NON HANNO LACRIME





Hanno le spiagge dell'infinito
delle eterne mutazioni
hanno le pianure sconosciute
dove cavalieri erranti
percorrono le vie del cielo
e non lasciano traccia

Le nuvole non hanno lacrime
perché la terra è già bagnata dalle proprie
che sono, qualche volta, anche di gioia
quando un bambino nasce, sopravvive
e riesce a vivere
Ma non gridano al miracolo

Grigie, bianche, di fumo, sovrapposte
ed incrociate in un disegno catartico,
movimento di movimenti ispirati
e creati dall'amico vento,
le nuvole non hanno lacrime
perché non hanno il tempo per piangere o per gioire.

Corrono, s'adunano e scompaiono
mentre l'occhio umano s'adombra
e ne segue, altalenanti, le immagini.
Caleidoscopio di pensieri che avvincono,
vaganti nei sentieri del nulla
dove tutto si può guardare, senza vedere.

Le lacrime non appartengono alle nuvole.
Sono della terra,
nella terra che noi calpestiamo
orme inzuppate di dolore, di attesa, di morte,
prive di sentimento,
piene di odio e di indifferenza.

Le nuvole ascoltano pure i lamenti terreni,
li trasportano, li mischiano, li nascondono
li vomitano, poi, a mo' di pioggia o di tempesta
ma nessuno se n'avvede, per paura, per ignominia,
in una vita spesa, a volte, nel male, in questo mondo
dove pare germoglino tanti, troppi fiori finti.

Le nuvole non hanno lacrime,
non le cercano, non le creano.
di queste nuvole anche noi viviamo
e, dopo, noi sogniamo, respiriamo, dormiamo
ed amiamo ma non ci guardiamo
perché i nostri occhi piangono 

Poesia premiata con menzione particolare al XXVI° Premio Internazionale di Poesia Nosside, di Reggio Calabria, nell'edizione del 2010.
La stessa poesia forma il titolo della mia più recente silloge pubblicata da “Il foglio letterario”
di Piombino

Gavino Puggioni





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