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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 28 gennaio 2013

L'ALBA DELLE TIGRI BIANCHE


                                                             
L’alba della vita, gonfia di ingannevoli fiori, si era levata dolcemente
e tigri di plastica bianca si rincorrevano nelle valli della luna,
nascevano in silenzio il bene ed il male, la coscienza e l’incoscienza,
la musica e il canto, il respiro del tempo, i fiumi  ed  il mare.

E dal mare arrivavano onde di neve rossa e cavallette aristocratiche,
regine di picche e fanti decorati, vermi solitari e capre bianco latte,
era un mondo di incredibili forme e di ani-umani straripanti di denti,
un groviglio di pesci-gatto e squali-lupo dai capelli d’argento.

E il vento ululava impaurito e trasportava cicogne disperate,
Pilato si lavava le mani in un fiume di ovuli fecondati di fango,
la mente di un demone covava nel nido del peccato originale,
tutto era pullulato di grembi sofferenti in una dimensione cerebrale.

Ed era un carnevale di clown fosforescenti che incoraggiavano i dementi,
e tutti erano persi e tutti erano pronti a rinnegare i cloni abbandonati,
in una giravolta di bimbi torturati  dagli occhi blu-celeste-verde-rospo,
in una danza triste di spose  copulanti  amanti dell’eros di Natale.

Era il mondo che nasceva e che moriva, era un vibrare assurdo di anime infelici,
era un pensiero strano che apparteneva a un bosco senza luce e senza ombra,
era la primavera dell’inverno, era l’ultima foglia di un albero di mele avvelenate,
era l’amore immenso, l’amore che amava anche la morte, l’amore che soffriva.

Era il bacio di una madre dolce, il bacio malato di un angelo alle stelle,
il bacio che sognano i ragazzi quando il cuore si esalta delirante,
il bacio di un amante che soffre inutilmente le pene dell’inferno,
il bacio che scoppia nelle labbra, il bacio lancinante di Giuda traditore.

Era il mondo che nasceva e che moriva, la follia della creazione che rideva,
il confine del proibito e del superfluo, il patetico ritorno delle rondini,
l’A.I.D.S. sterile,  gli scienziati matti,  il sesso di Hitler santo,  il gamete gay,
il vagito di un arto,  il fantasma di Mengele annidato in sala parto.

Era il mondo che non esisteva, la visione distorta perenne degli occhi.

Mi consola soltanto il dolcissimo viso di mia figlia che dorme.

Antonio Rossi







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