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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 8 ottobre 2021

I RACCONTI DI LA E DO - di ALESSANDRA GIUSTI e DANILA OPPIO

Alessandra Giusti e Danila Oppio hanno scritto un libro insieme titolato

I RACCONTI DI LA E DO

Sinossi

Lo scambio di corrispondenza tra LA e DO riassume un anno di condivisione di giorni trascorsi nel tempo di distanziamento obbligatorio, non solo per l’incombere del virus che ha creato non poche difficoltà, ma anche per l’effettiva distanza fisica tra due amiche che hanno condiviso gli stessi punti di vista, una vera e propria alleanza grazie alle affinità elettive che hanno scoperto, di giorno in giorno, nel loro scambio epistolare, così come uno straordinario parallelismo di esperienze di vita, non comune. Vuol essere testimonianza di come l’amicizia sincera e affettuosa possa crearsi e vivere nonostante le difficoltà vissute in una situazione difficile. Un’amicizia così forte, che durerà per sempre, poiché per loro vale il detto: “Chi trova un amico, trova un tesoro”. Questo libro è nato dalla reciproca volontà di testimoniare come si possano creare rapporti intensi anche solo per corrispondenza. Un concerto di note musicali, non udibili ma trasmesse dall’anima, chiude questo libro. 

Il libro è distribuito in tre edizioni diverse: questo che appare in copertina contiene immagini a colori, per cui il costo è un po' alto, ma ne è valsa la pena. Comporta 534 pagine, quindi è proprio un bel tomo!

Qui sotto il link Amazon dove potete acquistarlo:

https://www.amazon.it/dp/B09HG6HV9C




La stessa versione è stata editata anche il e-book Kindle, al costo di 3 euro. Questo per agevolare chi ama leggere anche da un tablet o dal cellulare. Qui sotto come si presenta la versione digitale.



In seguito è stato modificato con le immagini in bianco e nero, per poter
rendere il prezzo più abbordabile.
questa la copertina della nuova edizione



E questo il link per l'acquisto su Amazon:


Noi siamo soddisfatte di aver portato a termine questo lungo e laborioso lavoro a quattro mani, perché ha rafforzato la nostra splendida amicizia.
Alessandra Giusti è la discendente del poeta Giuseppe Giusti, amico di Alessandro Manzoni, per il quale ha scritto  la lirica Sant'Ambrogio, che bonariamente prende in giro il Granduca o chi per lui.
Questo per sottolineare che Alessandra, mia compagna di questa avventura letteraria, ha preso molto dal suo antenato, in quell'ironia dolce, o le divertenti battute che troverete in questo libro. Così come il suo buon cuore. 
Uno dei poeti, un tempo certamente più conosciuti dagli studenti (i suoi versi si imparavano a memoria fin dalle elementari, spesso senza capirci un’acca), è Giuseppe Giusti (1809-1850), i cui versi sono caratterizzati dall’associazione tra la satira e l’invettiva, efficacemente espressa usando, tuttavia, un linguaggio, la parlata toscana, spesso oscuro e, comunque, di non facile impatto. Eppure lui le sue poesie le chiamava “scherzi”, senza prendersi troppo sul serio. Su uno di questi “scherzi”, Sant’Ambrogio, lavorò a lungo per giungere ad una poesia dal tono narrativo, con uno stile colorito e colloquiale, fondendo l’emozione lirica con l’occasione comica. Il risultato è una lirica tradizionale nella forma ottave di endecasillabi, rimati secondo lo schema ABABABCC, quello del poema epico cavalleresco, per intenderci) ma decisamente fuori dal comune nel contenuto, specialmente laddove il poeta vuole esprimere un giudizio severo nei confronti dell’oppressore ma nello stesso tempo esterna, attraverso il registro comico, un atteggiamento pietoso e tollerante verso chi in casa altrui la fa da padrone.
La lirica prende spunto da un fatto realmente accaduto: mentre si trovava a Milano, ospite di Alessandro Manzoni, Giusti fece visita alla basilica di Sant’Ambrogio, al cui interno s’imbatté in un gruppo di soldati austriaci che a quei tempi occupavano il Lombardo-Veneto. Ad un primo sentimento di repulsione nei confronti dell’oppressore, si sostituisce una sorta di compartecipazione alla sorte di quei soldati che, lontani dalla patria, sono ridotti, forse loro malgrado, a strumento di sopraffazione. Il canto intonato da quei soldati suscita nel poeta una commozione inaspettata da cui scaturisce una riflessione profonda sulla sorte dei popoli che spesso sono soltanto delle mari Immaginando di rivolgersi ad un alto funzionario della polizia o granducale (il poeta è pistoiese) o austriaca, Giusti inizia con questi versi:

Vostra Eccellenza, che mi sta in cagnesco
per que’ pochi scherzucci di dozzina,
e mi gabella per anti-tedesco
perché metto le birbe alla berlina,
o senta il caso avvenuto di fresco
a me che girellando una mattina
càpito in Sant’Ambrogio di Milano,
in quello vecchio, là, fuori di mano.

Fin dall’incipit si può osservare l’ironia con cui il poeta esprime la sensazione di essere guardato in cagnesco da quel funzionario che l’ha di certo etichettato come anti-tedesco perché nei suoi scherzucci si prende gioco dei birbanti (tiranni, traditori, finti liberali …). Dopo il preambolo, con quel O senta tutto toscano si appresta a raccontare al suo interlocutore ciò che gli era successo una mattina in occasione di una visita nella basilica di Sant’Ambrogio.

M’era compagno il figlio giovinetto
d’un di que’ capi un po’ pericolosi,
di quel tal Sandro, autor d’un romanzetto
ove si tratta di Promossi Sposi…
Che fa il nesci, Eccellenza? o non l’ha letto?
Ah, intendo; il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt’altre faccende affaccendato,
a questa roba è morto e sotterrato.

Il poeta si trova in compagnia del giovane figlio del Manzoni (forse Filippo), qui chiamato confidenzialmente Sandro e scherzosamente definito un di que’ capi un po’ pericolosi, riferendosi, senza mezzi termini, alla palese avversione che Manzoni nutriva nei confronti degli Austriaci e definendo il capolavoro del poeta lombardo romanzetto, prendendosi gioco anche di lui. L’intento di gabbare il funzionario si fa palese in quel Che fa il nesci (più o meno lo gnorri), salvo poi giungere alla conclusione che forse quel romanzo non l’ha letto perché il suo cervello ha tante altre faccende di cui occuparsi, prima fra tutte, è sottinteso, rendere infelici i poveri “oppressi”. Ecco che, proseguendo lo scherzo, arriva la sferzata per l’ignaro interlocutore: Dio lo riposi è un augurio che solitamente viene rivolto ai morti: il cervello del tale è, dunque, morto e sotterrato, constatazione che porta ironicamente l’attenzione del lettore sull’ignoranza e la pochezza di certi ufficiali.

La straordinaria coincidenza che unisce il poeta toscano alla pro-pro nipote Alessandra, è che se l'antenato era in visita a Milano, ospite del Manzoni, Alessandra a Milano ci è nata e cresciuta. 
Entrambe abbiamo lasciato la metropoli lombarda per vivere in altri luoghi, lei in Val d'Aosta, io in provincia di Milano, ma comunque via dalla pazza folla! 
Questo ha unito anche noi: i ricordi milanesi, e i racconti reciproci delle nostre vite che in alcuni strani casi, coincidono tra loro. 
Spero che chi si accosta a questa nostra scrittura, ne resti soddisfatto.

Danila Oppio e Alessandra Giusti

mercoledì 21 aprile 2021

GIORNO dopo GIORNO - Due VECCHIE SIGNORE sul WEB - Quel che ci siamo raccontate a TEMO di COVID - di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


VIDEO REALIZZATO DA MIA FIGLIA CON MIE INDICAZIONI 
che presenta il testo della copertina (e il lavoro delle due autrici in modo divertente)  per poterlo vedere a tutto schermo cliccate sul quadratino in basso del video a destra. Danila


Finalmente ci siamo riuscite! Il nostro libro è pubblicato su Amazon.
Tra non molti giorni sarà in vendita anche il Kindle E-Book. 
La versione in cartaceo la potrete acquistare al link qui sotto.

Vi presentiamo la copertina, tutta composta da noi.
Angela ha scritto il testo, Danila l'ha illustrata. In realtà questo libro era uscito 
pochi giorni fa in una prima edizione, con la copertina marrone scuro, ma dovendo
modificare alcune parti, abbiamo cambiato colore. Per il resto non è stato mdificato
niente altro. 


Così come Angela ha scritto la seguente sinossi o presentazione:

                              GIORNO  dopo  GIORNO 

                                             Sinossi
  La storia qui narrata è molto semplice: 2 vecchie amiche che si erano perdute, si ritrovano in tempo di Covid e ne percorrono insieme l’interminabile stagione attraverso le  email che si scambiano. 
Insieme, a distanza, dove poi sono sempre state, dato che non si sono mai viste di persona e nemmeno su Skype.

Ci siamo raccontate le nostre giornate di donne di casa che diventavano sempre + lunghe e sempre + uguali…
Ci siamo dette di tutto. E spesso ci siamo anche dette su.
Ci siamo raccontate le creature di terra del cielo e dei mari, gli alberi ci hanno circondato con la forza rinnovata delle foglie, narrandoci anche loro la loro storia.
Le creature dell’Immaginario sono venute a farci compagnia, come i DRAGHI e UROBOUROS il Gran Serpente del Mondo che se ne sta raggomitolato nella terra come il verme in una mela…

Ma non ci siamo dimenticate del Mondo Umano Reale e neanche lui si è dimenticato di noi. Tre volte si è alzato il Vento Africano a portarci la vicenda di posti lontani, messi in un cantone, e, soprattutto, fatti dimenticare dai ‘potenti della Terra’ per continuare a perseguire il proprio PROFITTO silenzioso senza costi aggiuntivi...
Angela (pomeriggio del 2 aprile 2021)

<< La verità su questo nostro libro, quella che dovrebbe essere la sua VERA  SINOSSI è che:

Mi sono innamorata di quei tuoi 2 quadri, scorrendo Versi in Volo, quando ci eravamo perdute. Da soli dicevano tutto quello che ci stava succedendo durante questa Grande Pandemia che ci faceva rammentare il nostro passato (non solo il tuo e il mio, ma quello di tutte le persone della nostra età...) mentre ci era proibito vivere il presente: parlo dell'aprile 2020.
Quando, di lì a poco, e non certo per merito nostro, ma di Padre Federico dal Centrafrica, ci siamo incredibilmente ritrovate, mi venne spontanea l'idea di creare un libro che riuscisse a esprimere quel che TU eri già riuscita a dire con 2 quadri pitturati con i pennarelli che avevi in casa.
E spontaneo è anche stato trovargli un Titolo, che adesso, da qualche mese, anche i TG usano: GIORNO dopo GIORNO...
Dare un nome a chi l'avrebbe scritto, perché ancora non esisteva: 2 Vecchie Signore sul Web.
E anticipare il suo tema, appena incominciato: Quel che ci siamo raccontate a Tempo di Covid...

QUESTA è la VERA storia di questo nostro libro.

Grazie, Danila, per tutto il lavoro che hai fatto e arrivare alla pubblicazione sul WEB, dove il libro è nato.
Angela  >>
I due disegni scelti da Angela per le copertine fronte e retro sono questi, ma  per
ragioni di spazio, abbiamo dovuto ridurli. 



Che dire? Speriamo di avervi incuriositi e che decidiate di ordinare questo nostro lavoro, il quale, ne siamo certe, incontrerà il vostro interesse.
Buona lettura!
Angela e Danila

venerdì 16 aprile 2021

GIORNO dopo GIORNO - Due VECCHIE SIGNORE sul WEB - Quel che ci siamo raccontate a TEMPO di COVID - di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


VIDEO REALIZZATO DA MIA FIGLIA CON MIE INDICAZIONI 

che presenta il testo della copertina (e il lavoro delle due autrici in modo divertente)  per poterlo vedere a tutto schermo cliccate sul quadratino in basso del video a destra. Danila

Finalmente ci siamo riuscite! Il nostro libro è pubblicato su Amazon.

Tra non molti giorni sarà in vendita anche il Kindle E-Book. La versione in cartaceo la potrete acquistare al link qui sotto.

https://www.amazon.it/dp/B092H82948/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1618434304&sr=1-1

Vi presentiamo la copertina fronte e retro, tutta composta da noi.

Angela ha scritto il testo della stessa, Danila l'ha illustrata.

Così come Angela ha scritto la seguente sinossi o presentazione:

                              GIORNO  dopo  GIORNO 

                                             Sinossi

La storia qui narrata è molto semplice: 2 vecchie amiche che si erano perdute, si ritrovano in tempo di Covid e ne percorrono insieme l’interminabile stagione attraverso le  email che si scambiano. 

Insieme, a distanza, dove poi sono sempre state, dato che non si sono mai viste di persona e nemmeno su Skype.


Ci siamo raccontate le nostre giornate di donne di casa che diventavano sempre + lunghe e sempre + uguali…

Ci siamo dette di tutto. E spesso ci siamo anche dette su.

Ci siamo raccontate le creature di terra del cielo e dei mari, gli alberi ci hanno circondato con la forza rinnovata delle foglie, narrandoci anche loro la loro storia.

Le creature dell’Immaginario sono venute a farci compagnia, come i DRAGHI e UROBOUROS il Gran Serpente del Mondo che se ne sta raggomitolato nella terra come il verme in una mela…


Ma non ci siamo dimenticate del Mondo Umano Reale e neanche lui si è dimenticato di noi. Tre volte si è alzato il Vento Africano a portarci la vicenda di posti lontani, messi in un cantone, e, soprattutto, fatti dimenticare dai ‘potenti della Terra’ per continuare a perseguire il proprio PROFITTO silenzioso senza costi aggiuntivi...

Angela (pomeriggio del 2 aprile 2021)

<< La verità su questo nostro libro, quella che dovrebbe essere la sua VERA  SINOSSI è che:

Mi sono innamorata di quei tuoi 2 quadri, scorrendo Versi in Volo, quando ci eravamo perdute. Da soli dicevano tutto quello che ci stava succedendo durante questa Grande Pandemia che ci faceva rammentare il nostro passato (non solo il tuo e il mio, ma quello di tutte le persone della nostra età...) mentre ci era proibito vivere il presente: parlo dell'aprile 2020.

Quando, di lì a poco, e non certo per merito nostro, ma di Padre Federico dal Centrafrica, ci siamo incredibilmente ritrovate, mi venne spontanea l'idea di creare un libro che riuscisse a esprimere quel che TU eri già riuscita a dire con 2 quadri pitturati con i pennarelli che avevi in casa.

E spontaneo è anche stato trovargli un Titolo, che adesso, da qualche mese, anche i TG usano: GIORNO dopo GIORNO...

Dare un nome a chi l'avrebbe scritto, perché ancora non esisteva: 2 Vecchie Signore sul Web.

E anticipare il suo tema, appena incominciato: Quel che ci siamo raccontate a Tempo di Covid...

QUESTA è la VERA storia di questo nostro libro.

Grazie, Danila, per tutto il lavoro che hai fatto e arrivare alla pubblicazione sul WEB, dove il libro è nato.

Angela  >>

Che dire? Speriamo di avervi incuriositi e che decidiate di ordinare questo nostro lavoro, il quale, ne siamo certe, incontrerà il vostro interesse. Buona lettura!

Angela e Danila


venerdì 13 marzo 2020

QUELLA DATA DELL'11 MARZO 2020



Era l’11 marzo del 2020,
 le strade vuote, i negozi chiusi.
La gente si barricava come col coprifuoco
in tempo di guerra.
E quel giorno mia madre compiva 100 anni
ma non potevo recarmi ad abbracciarla.
Alla Casa per Anziani proibirono l’entrata.
La primavera di tutto questo non sapeva nulla.

I fiori iniziavano a sbocciare,
il sole a splendere, e tornarono le rondini.
Era l’11 marzo 2020.
Furono chiuse le scuole, le Università
I giovani studiavano a casa
Fu l’anno in cui si usciva solo per fare la spesa.
Dopo poco chiusero tutto,

 anche gli uffici e le aziende.
L’esercito iniziava a presidiare

 le uscite e i confini.
Non c’era spazio per tutti negli ospedali
e la gente continuava ad ammalarsi.
Era l’11 marzo del 2020.
Tutti furono messi in quarantena obbligatoria.
Dai nonni ai nipoti, senza scampo.
Allora la paura diventò reale,
i giorni scorrevano tutti uguali.
Ma la primavera non lo sapeva 

e le rose tornarono a fiorire.
Fu l’anno in cui si capì l’importanza di star bene,
e degli affetti veri, l’anno in cui il mondo
sembrò fermarsi, e l’economia andare a picco.
Ma la primavera non lo sapeva

 e i fiori lasciarono il posto ai frutti.
E poi arrivò il giorno della liberazione.
Eravamo davanti alla tv e il Primo Ministro
a reti unificate, informò che l’emergenza era finita.
Che il virus aveva perso. 
Che gli italiani tutti uniti avevano vinto.
E allora uscimmo per strada piangendo di gioia.
Senza mascherine e guanti, abbracciando
chi s’incontrava, come fosse un fratello.
E fu così che l’estate arrivò.
Perché la primavera non lo sapeva
e aveva continuato a esserci...
Nonostante tutto, nonostante il virus,
nonostante la paura.
Nonostante la morte.
La primavera non lo sapeva
Eppure… riuscì a insegnarci la forza della vita.

Danila Oppio

domenica 10 novembre 2019

Amalia Guglielminetti si racconta... di Danila Oppio



Questa poesia è entrata a far parte dell'antologia IO VADO ATTENTA PERCHE' VADO SOLA, edita da La Luna e il Drago dedicata ad Amalia Guglielminetti, amica-amante di Guido Gozzano.

Sono la tua ombra innamorata di Danila Oppio



Questa mia video poesia ha ottenuto (senza video) diversi riconoscimenti a vari concorsi. Le sono molto affezionata, spero piaccia la versione in video.
Danila