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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 13 marzo 2020

QUELLA DATA DELL'11 MARZO 2020



Era l’11 marzo del 2020,
 le strade vuote, i negozi chiusi.
La gente si barricava come col coprifuoco
in tempo di guerra.
E quel giorno mia madre compiva 100 anni
ma non potevo recarmi ad abbracciarla.
Alla Casa per Anziani proibirono l’entrata.
La primavera di tutto questo non sapeva nulla.

I fiori iniziavano a sbocciare,
il sole a splendere, e tornarono le rondini.
Era l’11 marzo 2020.
Furono chiuse le scuole, le Università
I giovani studiavano a casa
Fu l’anno in cui si usciva solo per fare la spesa.
Dopo poco chiusero tutto,

 anche gli uffici e le aziende.
L’esercito iniziava a presidiare

 le uscite e i confini.
Non c’era spazio per tutti negli ospedali
e la gente continuava ad ammalarsi.
Era l’11 marzo del 2020.
Tutti furono messi in quarantena obbligatoria.
Dai nonni ai nipoti, senza scampo.
Allora la paura diventò reale,
i giorni scorrevano tutti uguali.
Ma la primavera non lo sapeva 

e le rose tornarono a fiorire.
Fu l’anno in cui si capì l’importanza di star bene,
e degli affetti veri, l’anno in cui il mondo
sembrò fermarsi, e l’economia andare a picco.
Ma la primavera non lo sapeva

 e i fiori lasciarono il posto ai frutti.
E poi arrivò il giorno della liberazione.
Eravamo davanti alla tv e il Primo Ministro
a reti unificate, informò che l’emergenza era finita.
Che il virus aveva perso. 
Che gli italiani tutti uniti avevano vinto.
E allora uscimmo per strada piangendo di gioia.
Senza mascherine e guanti, abbracciando
chi s’incontrava, come fosse un fratello.
E fu così che l’estate arrivò.
Perché la primavera non lo sapeva
e aveva continuato a esserci...
Nonostante tutto, nonostante il virus,
nonostante la paura.
Nonostante la morte.
La primavera non lo sapeva
Eppure… riuscì a insegnarci la forza della vita.

Danila Oppio