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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

martedì 1 maggio 2012

GALLERIA D'ARTE: EDVARD MUNCH

Notte d'estate: Inger davanti al mare
La donna, epicentro di un grande mistero
Il bacio
Il giorno dopo
sera sulla Karl Johan
L'urlo
Edvard Munch nel 1933
       Edvard Munch, pittore precursore dell'Espressionismo, nasce il 12 dicembre 1863 a Löten, in Norvegia.

L'anno dopo la famiglia, modesta e puritana, si trasferisce a Christiania (la futura Oslo). 

La sua vita inizia sotto una cattiva stella, sua madre è malata di tubercolosi e ne muore quando Edvard Munch ha solo cinque anni.

A occuparsi degli orfani (Edvard è il secondo di cinque fratelli) è la sorella della madre morta, una donna forte e decisa, appassionata di pittura che inculca nei bambini un grande amore per il disegno.

Dopo gli studi elementari, forse su pressioni del padre o della zia, si iscrive all'Istituto Tecnico, ma il suo istinto ribelle lo porta, solo un anno dopo, nel 1879, ad abbandonare gli studi regolari per cominciare a frequentare corsi di scultura.
Un altro lutto colpisce la famiglia Munch: la sorella Sophie, che ha solo un paio d'anni più di Edvard, muore di tubercolosi, lasciando nell'animo del futuro pittore una ferita indelebile.                                                                                                
Edvard Munch fa la sua prima apparizione in pubblico nel 1883, quando partecipa alla Mostra Collettiva del Salone delle Arti Decorative di Christiania con l’opera "Il Mattino",  che viene definita da un giornalista "banale e di cattivo gusto".

In questa occasione Munch frequenta l'ambiente bohémien e conosce la vivace avanguardia norvegese dei pittori  e degli scrittori.

A Oslo (Christiania), dove Edvard Munch,  frequenta l'Accademia di Belle Arti, può confrontare i suoi lavori, caratterizzati da una pittura a toni scuri, con quelli dei pittori naturalisti che studiano con lui.    Nel maggio del 1885, finita l'Accademia e grazie ad una borsa di studio, Edvard Munch va a Parigi, dove visita il Salon e il Louvre, rimanendo affascinato dalla pittura di Edouard Manet.

Munch, pur ammirandone la tecnica, esamina con spirito indifferente le luci ed i colori degli impressionisti, che influenzeranno ben poco il suo stile.

Edvard Munch è affezionato alla sua pittura ruvida e spontanea, anche se, col tempo, i colori della sua tavolozza si ampliano, le figure conquistano il primo piano e aumenta la dinamica delle composizioni.

Solo l'intricato allegorismo di Paul Gauguin lo conquista, mentre trova frivoli i temi  di Cèzanne e Seurat.

Il pittore si trattiene a Parigi sino al 1892 e torna in patria per organizzare la famosa " Mostra dello scandalo", dal quale nasce il "Caso Munch". 
Nel 1914 i tempi sono ormai maturi affinché la sua arte, anche se mai del tutto compresa, venga accettata anche dalla critica. Membro dell' Accademia tedesca delle arti e socio onorario dell' Accademia bavarese di arti figurative di Monaco di Baviera, nel 1937 Munch conosce le prime persecuzioni naziste. Il regime hitleriano definisce degenerate ben 82 opere dell'artista esposte nei vari musei pubblici della Germania, ne dispone la vendita. Nel 1940, quando i Tedeschi invadono la Norvegia, l'artista rifiuta qualsiasi contatto con gli invasori. Quando morì, nel 1944, lasciò tutti i suoi beni e le sue opere al municipio della capitale: oltre 1100 quadri molti dei quali quasi rovinati, perché Munch li lasciava volutamente all'aperto per un trattamento che egli chiamava "cura da cavalli". Oslo nel 1963, in occasione del centenario della nascita, gli dedica un apposito museo: il Museo Munch (Munch Museet) che si trova nel quartiere di Tøyen. Nel museo si trova anche la serie Il fregio della vita che Munch realizzò intorno alla fine del XIX secolo, tele enormi dove l'artista cerca di comunicare la sua visione finale della vita, intesa come il rigenerarsi di amore e morte. Altri suoi dipinti si trovano nella Galleria Nazionale della capitale norvegese; da ricordare Il sole una enorme tela che accoglie gli studenti dell'Università di Oslo.                                                                                               

2 commenti:

  1. Grazie, adoro questo pittore e ho letto di lui.
    Graziella

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  2. Ciao Graziella! Sono convinta che l'arte figurativa, unita a quella della scrittura, sia essa in prosa che in poesia, stiano bene insieme. Non posso, per ragioni di spazio, pubblicare una lunga galleria di quadri, e quindi scelgo i più significativo, oppure quelli che più mi hanno colpito. Mia intenzione è quella di pubblicare con una certa regolarità, gallerie d'arte di vari pittori o scultori nella speranza di far cosa gradita ai visitatori di questo blog.
    Ti abbraccio

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