Il mio romanzo Oneirikos è ora sul sito dell'Editore, e lo potrete trovare a questi due link:
oppure richiederlo direttamente me, a questa email:danilaoppio@gmail.com
venerdì 26 maggio 2017
Danila
Oppio - ONEIRIKOS
Autrice: Danila
Oppio
Titolo: ONEIRIKOS
Editore: L’ArgoLibro
Anno di
pubblicazione: 2017
Numero pagine: 128
Formato: 14,8x21
Codice ISBN: 978-88-94907-07-7
Prezzo di copertina euro
12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Per contattare
l’autrice: danilaoppio@gmail.com
Un romanzo molto
particolare, questo di Danila Oppio: un dialogo denso, sorprendente, colmo di
sapienza che si fa emozione, di conoscenza che tocca le corde più profonde
dell’animo di chi legge.
È una possibilità,
questa, che ci viene offerta solo dall’arte, quando – beninteso – l’artista
possiede la capacità di “andare oltre” le apparenze. “ONEIRIKOS” vuole essere
proprio questo: uno sguardo (duplice: maschile e femminile) che si solleva e
guarda gli eventi dall’alto, dal di fuori, e quindi “oltre” ciò che è
manifestazione apparente.
L’excursus storico
s’intreccia con profonde considerazioni, il richiamo della bellezza artistica
incontra la quotidianità che a volte ferisce e altre volte insegna: un
“tutt’uno” che si incontra in pagine appassionanti che sono tali anche per la
bravura squisitamente artistica dell’autrice.
“Danila mi ha fatto
vivere nell’Eden, poi in via Panisperna, nel deserto del Nevada, tra le macerie
di Hiroshima, ma anche nell’Empireo, nei cieli di Dio e in quelli di Dante”,
scrive Salvo Figura nella sua introduzione. È proprio così: nella ricerca
feconda di un Senso, insieme ai protagonisti, attraversiamo epoche
apparentemente lontanissime una dall’altra. Invece, leggendo “ONEIRIKOS”, ci
accorgiamo dei sottili ma ben presenti legami, riconosciamo le motivazioni
“interiori” che guidano scelte a prima vista del tutto incomprensibili.
Eve e Adam richiamano,
naturalmente, la prima donna e il primo uomo, ed è un richiamo ideale ed efficace
per “riportarci” all’essenza di ciò che va compreso. La celeberrima, terribile
foto del bambino di Hiroshima, che chiude il romanzo, è sempre lì a ricordarci
l’assoluta necessità di comprendere “prima” l’insensatezza di certe nostre
azioni guidate dall’odio.
Rimarca, nella
postfazione, Tommaso Mondelli: “Il romanzo evoca l’insensatezza umana, a causa
della quale il sole non riesce più a illuminare la Terra. Che ne resta
dell'uomo, se di una possibile apocalisse ne fosse il diretto responsabile?”
Una domanda alla quale non possiamo non rispondere, e splendide opere come
questa di Danila Oppio ci aiutano.
L'Editore
Nessun commento:
Posta un commento