COMUNICATO
Lo scorso Settembre, HWPL, un’Associazione Koreana non
governativa, senza scopo di lucro, che si adopera per la pace nel mondo, ha
organizzato un summit internazionale con 1200 invitati da paesi stranieri. Tra
gli ospiti c’era anche Zahoor Ahmad Zargar, in qualità di rappresentante della
Comunità islamica italiana. Auto con le bandierine, camerieri che si
inchinavano a metà busto, porte girevoli, un hotel-grattacielo
sterminato perso tra grattacieli altissimi… Forse, la gente che frequenta questi
luoghi non è la gente che noi siamo abituati a frequentare. Ma quella volta era
diverso: in coda ad attendere il check-in o gli ascensori
c’erano personaggi particolari: lama tibetani, donne arabe, signore
africane... Arrivavano da tanti diversi luoghi del mondo per
quell'incontro annuale sulla pace. Sono persone che vogliono bandire
la guerra dall'umanità. Per noi italiani è un po' difficile comprendere il
concetto di pace perché siamo forti venditori di armi, cioè, mercanti di morte,
con i nostri quindici miliardi all’anno di esportazione cui non è facile
rinunciare. Ma c'è tanta gente nel mondo che ci crede davvero, che sogna la
pace, che si batte perché i popoli capiscano che, con la guerra, sono solo loro
a soffrire mentre pochi guadagnano.
I coreani, poi, questa volta sono davvero spaventati. Tutti questi esperimenti
atomici potrebbero condurre a una guerra ancora più distruttiva di quelle che
hanno già vissuto.
Zahoor Ahmad Zargar e
Renata Rusca Zargar
parleranno, giovedì 14 dicembre ore 20,40, presso la Biblioteca Civica di Quiliano, di quello che hanno visto in Korea, della paura e della speranza. Mostreranno, infine, filmatini e foto esclusivi, della più grande parata internazionale per la Pace che si possa immaginare.
parleranno, giovedì 14 dicembre ore 20,40, presso la Biblioteca Civica di Quiliano, di quello che hanno visto in Korea, della paura e della speranza. Mostreranno, infine, filmatini e foto esclusivi, della più grande parata internazionale per la Pace che si possa immaginare.
L’ingresso è libero.
Renata Rusca Zargar
Vorrei che la smettessimo di mettere tutti i musulmani nello stesso calderone.
Ci sono tra loro, moltissime persone che prendono le distanze dai terroristi islamici, non vogliono essere confusi con loro. Zahoor Ahmad Zargar è un musulmano indiano, marito della professoressa Renata Rusca, e rappresentante della Comunità Islamica italiana. C'è troppa ignoranza che circola relativamente alla religione islamica, che assolutamente non ha nulla a che fare con i jiadisti, e sappiate che sono gli stessi musulmani i primi a condannare l'operato dei terroristi. Credo che questo summit internazionale, rivolto ad ottenere la pace nel mondo, sia un esempio eclatante, di come le religioni nulla hanno a che vedere con il desiderio di pace, che è insito nel cuore di ogni uomo. Chi punta il dito contro di loro, a causa di elementi eversivi e violenti, sbaglia. Ho conosciuto molti islamici, che non farebbero male ad una mosca, gentili e disponibili ad aiutare gli altri, anche se appartengono a etnie e religioni diverse dalla loro. Ho condiviso il mio Natale con una famiglia egiziana musulmana per anni, e quella famiglia ha condiviso i festeggiamenti del Ramadan con me. Rispetto reciproco. A questo io credo fermamente, se si desidera per davvero la Pace nel mondo.
Danila Oppio
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