E'arrivato Tomte dalla Norvegia, si è messo a sedere con le gambe accavallate, e ha aperto un libro.
Mi ha fatto piacere apprendere che Tomte non è un folletto ignorante, e allora mi sono seduta accanto a lui, e gli ho chiesto di leggermi qualche pagina di quel suo librone.
"C'era una volta un cero di cera"
...inizia così questa sua fiaba...
"che lentamente si scioglieva...
Come si dice
quanto una candela finisce?
Ah, si, fino a ridursi
a un piccolo moccolo,
che quasi non si vedeva
neanche con il binocolo.
Fu calpestato con lo zoccolo
di un bimbetto coccolo
seguito da un anatroccolo"
Ah si, e dopo cosa accadde?
E' successo che all'improvviso
spuntò un sorriso sul suo viso
E poi? come finisce la storia?
Finisce che devo accendere
un altro cero di cera
e questa è la storia vera
Non posso leggere senza un lumino
anche se fosse piccino piccino
e ricomincio a narrare la fiaba
"C'era una volta un cero di cera...
purtroppo s'è consumata
di nuovo la candela.
Danila Oppio
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