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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

mercoledì 29 maggio 2013

DISPOSIZIONI


Isla Nigra

Compagni, seppellitemi in Isla Negra,
di fronte al mare che conosco, ad ogni area rugosa
di pietre e d'onde che i miei occhi perduti
non rivedranno
                         Ogni giorno d'oceano
mi portò nebbia o inviolate rovine di turchese
o semplice estensione, acqua rettilinea, invariabile,
ciò che chiedevo, lo spazio che divorò la mia fronte.

      Ogni funebre passo di cormorano, il volo
di grandi uccelli grigi che amavano l'inverno,
e ogni cerchio tenebroso di sargassi
e ogni grave onda che scrolla il suo freddo
ed ancor più la terra che un invisibile erbario
segreto, figlio di brume e di sali, roso
dell'acido vento, minuscole corolle
della costa unite all'infinita arena:
tutte le chiavi umide della terra marina
conoscono ogni grado della mia gioia,
                                                             
sanno che lì voglio dormire tra le palpebre
del mare e della terra....
                                       Voglio esser trascinato
giù, nel profondo, con le piogge che il vento
infuriato del mare assalta e stritola,
e poi, per canali sotterranei, proseguire
verso la primavera segreta che rinasce.

Scavate accanto a me la fossa di lei che amo, e un giorno
lasciate che mi accompagni di nuovo in questa terra.


Pablo Neruda
Poesie (1924-1964)
a cura di Roberto Paoli
BUR - 2009




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