CON GRANDE GIOIA HO IL PIACERE DI COMUNICARE CHE E' USCITA L'ANTOLOGIA
IL 21 A PRIMAVERA, IL TRIBUTO AD ALDA MERINI, RELATIVA AL CONCORSO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE CIRCUMNAVIGARTE E DALLA FONDAZIONE MIKE BONGIORNO. DI QUESTA ANTOLOGIA FANNO PARTE TRE OPERE DI LAURA VARGIU, DANILA OPPIO E TOMMASO MONDELLI, CHE LEGGERETE IN QUESTA PAGINA.
Né Proserpina né Dafne
Né Proserpina
né Dafne
a consolar del mondo
le stagioni stanche
Solo il vuoto d’Euridice
senza ritorno e triste
di poesia salmastro
E d’Orfeo il pianto.
Siamo parole e pensieri
Siamo parole e pensieri
nei giorni nostri di carne scontenti,
annoiati e melensi
del cuore reietti
Siamo parole e pensieri
rovinosi e scoscesi
verso oceani di paludosi affetti
ai confini d’antichi fari ormai spenti
Siamo parole e pensieri,
parole mai pensate
pensieri mai detti
Ora e sempre
velenose serpi.
Primavera eterna
In quella strabiliante primavera
che d'Alda esultava i suoi natali
quei che sceglie l'alveo dei canali
omaggio render fede, ventun era.
Alda che t'involi verso il Sole
come d'Apollo voce verso sera
quanto ora c'è e pria non c'era
tanto che di follia è tornasole.
Dalla follia con ali musica vede
l'universo intonar suo candore
pur nella solitudine il calore
aria e armonia tutto 'l concede.
Ventuno primavera ora è festa
di un canto, al suon due lingue
del sogno e vita dove langue
Alda Merini a visitare è lesta.
Sei ognor tra noi tu alma diva
con noi rivisitar quell'armonie
quei tormenti son le melodie
sì che sogno vero è per te viva.
Noi siamo a rinnovar la prova
tu di voce alata hai dato il via
così com'io lo fo' da parte mia
eterna voce tua che si rinnova.
Se adunare gli angeli e le stelle
fiato sì alle trombe e alle sirene
qui adunar cantori e con Selene
ad eternare il canto e le favelle.
Sonno della morte è vita eterna
Alda, e si vive senza la lanterna.
Tommaso Mondelli
Sogni d’artista infranti
Dubita che le stelle
Brillino nel buio
Credi pure che il fuoco
Sia lama di ghiaccio
Immagina i deserti
Come di Babilonia
giardini pensili e le dune
Candidi monti innevati
Il pensiero così plasmato
Da fantasiose dita
Il polso della ragione
Non riesce a bloccare
E l’irrazionalità deborda
Non è questa, forse
L’essenza dell’artista
Nel suo assoluto?
Ma quando attraversi
La tela e la cornice
Oltrepassi, o le parole
Vergate su fogli scavalchi
L’irrealtà si fa sorda
La fantasia s’acceca
La duna d’ocra si sfalda
In fine sabbia rovente
E resti a guardare…il niente
Danila Oppio
Nessun commento:
Posta un commento