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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

domenica 25 marzo 2012

AD ARAN



Vorrei essere quella di allora
Seduta sulle tue scogliere scurite
Ad ammirare picchi a strapiombo
E il mare
Che ti divora
E ti inghiottirà.

Vorrei essere quella di allora
Che seguiva movimenti strani
Dei gabbiani indolenti
E del vento
Che ti spazza come bora
E ti disperderà.

Vorrei tornare a sognare
Riempire gli occhi
Del tuo verde brillante
Delle tue lacrime
Cadute
Piovute
Per miracolo.

E per amore
Con un giusto furore
Da un cielo sempre
Mogio

Non ti sia questo mio
Mortificante elogio
Per colpe mai avute
Sgarbi mai pensati
Momenti già passati.

Consideralo pensiero vero
Su tutto il ricevuto
Su ogni istante vissuto
Anche se ormai perduto

Vorrei essere quella di allora
Che si riempiva di te
Delle tue strade della tua  pietra
E della marea
Che ti disegna
Tetra
E ti affogherà.


Vorrei poter confidare nel tempo
Nel senno di quel vecchio saggio
Vorrei ritrovare il coraggio
Dei tuoi uomini e delle tue donne

Anche loro spazzati via dal vento
Anche loro inghiottiti dal mare
Anche loro morti alla vita
Senza poterli più ammirare.

Rina Brundu
www.rinabrundu.com

Dublin, 18 Marzo 2012 - ricordando Aran il giorno dopo San Patrizio.

1 commento:

  1. Bellissima commovente - non me la sento di chiamarla - urla - questo è un mormorio di ricordi, che somiglia al frangersi del mare sugli scogli

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