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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

mercoledì 28 marzo 2012

ViVIAMO, MIA LESBIA


Viviamo, mia Lesbia, ed amiamoci
e le chiacchiere dei vecchi troppo arcigni
consideriamole il valor d'un soldo bucato
I giorni possono tramontare e ritornare;
noi, una volta che la breve luce è tramontata
dobbiamo dormire un'unica notte eterna.
Dammi mille baci, poi cento,
poi mille altri, poi ancora cento
Poi ancora altri mille, e ancora cento.
Poi, quando ne avremmo fatte le migliaia
li rimescoleremo, per non saperne il numero
o perché nessun maligno possa
procurarci il malocchio, sapendo
che è così grande il numero dei nostri baci.

Gaio Valerio Catullo

La scultura Amore e Psiche di Antonio Canova è
custodita presso il Museo del Louvre, a Parigi.


Testo in latino 

II. fletus passeris Lesbiae

PASSER, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere,
cui primum digitum dare appetenti
et acris solet incitare morsus,
cum desiderio meo nitenti
carum nescio quid lubet iocari
et solaciolum sui doloris,
credo ut tum grauis acquiescat ardor:
tecum ludere sicut ipsa possem
et tristis animi leuare curas!

CATULLO CATULLO -BREVE BIOGRAFIA Gaio Valerio Catullo nacque nell'84 a.C. a Verona da una famiglia di alto rango e mori all'incirca nel 54 a.C. Ventenne si trasferì a Roma dove formò un sodalizio con alcuni importanti poeti come Cinna e Calvo. L'unico avvenimento sicuro che avvenne nella vita del poeta fu il viaggio che egli compì in Asia Minore dove andò a visitare la tomba del fratello. L'evento cruciale della vita di Catullo fu l'incontro con una donna della quale il poeta si innamoro perdutamente e che nei suoi versi la decanta con lo pseudonimo di Lesbia;ma il suo vero nome è Clodia,sorella di Clodio e moglie di Quinto Metello Celere.


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