 |
IL PENSATORE |
 |
ANGOLO DELLO STUDIO |
 |
UN VELO |
 |
TROMP LOEIL DELL'AUTORITRATTO |
 |
DOPPIO RITRATTO |
 |
LETTERA D'AMORE |
 |
IL FILATELICO |
 |
MASKERADE |
Grigorij Ivanovič Šil´tjan
appartenente ad una famiglia benestante si forma all'Accademia di San Pietroburgo e sull'influsso di Beardsley, esordendo a Rostov appena quindicenne con opere attente alle novità delle avanguardie cubofuturiste.
È a
Berlino nel '22; nel
1923 sposa Elena Boberman e si trasferisce in
Italia; apre uno studio a
Roma e partecipa alla II Biennale romana nel '25.
Roberto Longhi presenta la sua personale alla casa d'arte Bragaglia. Il critico fa il punto sulla peculiarità di una pittura che recupera la tradizione caravaggesca e fiamminga con un realismo di impressionante fedeltà fotografica: una perfezione lenticolare raggiunta con una materia dalla cromìa compatta e tecnica mutuata dalla pittura antica.
Dopo aver partecipato alla
Biennale di Venezia del
1926, Sciltian si stabilisce a
Parigi dove espone al Salon des Indépendants. In una personale alla Galérie de la Renaissance una sua opera viene acquisita dal Museo del Lussemburgo. Nel
1928 partecipa all'Exposition de l'Art Russe al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Una sua opera entra al Museo Reale del Belgio. Tema costante della sua pittura è la natura morta trattata a 'trompe l'oeil'.
Rientra in
Italia nel
1934, stabilendosi a
Milano fino al
1941, lavorando anche come ritrattista. Invia opere ad esposizioni estere (
Liegi,
Berlino,
Londra). Allestisce una personale milanese alla Galleria Scopinich, recensita da
Carlo Carrà su 'L'Ambrosiano' e una da Van Leer a
Parigi nel
1933, al Circolo della Stampa di
Bologna nel
1937, di nuovo a
Milano da Gianferrari nel
1938. Espone nel Padiglione della
Gran Bretagna alla
Biennale di Venezia del
1936 il dipinto 'Bacco all'osteria', acquistato dalla
Galleria nazionale d'arte moderna di
Roma. Nel
1940 esegue con F. Clerici un trompe l'oeil per la VII
Triennale di Milano. Nel
1942 personale milanese alla Galleria del Milione e sala alla
Biennale di Venezia. Dopo la guerra allestisce uno studio milanese in palazzo Trivulzio. Nel
1947 espone alla galleria dell'Illustrazione a
Milano nella mostra di 'Pittura del gruppo di pittori moderni della realtà' con i fratelli Bueno, Acci, Carlo Guarienti, Serri e Pietro Annigoni. Con lo stesso gruppo espone nel
1948 alla galleria La Margherita. Approfondisce lo studio del manierismo mentre lavora d'estate a
Gardone Riviera sul
Lago di Garda dove possiede un’abitazione (la vedova nel
1988 donerà 16 tele ed altri quadri della collezione privata al
Vittoriale degli Italiani dove sono tutt’ora esposti a Villa Mirabella). Espone alla mostra del Ritratto alla Galleria Cherubini di
Firenze nel
1949.
Nel
1950 espone un gruppo d'opere alla XXV
Biennale di Venezia e alla rassegna parigina alla Galérie Martoren 'Exposition Internationale des Peintres de la Réalité'. Esce a
Milano il volume di Waldemar George 'Sciltian: la magia della realtà'. Ulteriori presenze a
Parigi da Drouet nel
1958 e da Bernheim Jeune nel
1974. Antologica romana a
Palazzo Venezia nel
1970.
Dagli anni '50 lavora realizza costumi per il
Maggio Musicale Fiorentino e per il
Teatro alla Scala; dagli anni '60 lavora su suggetti religiosi; illustra opere per l'editoria. Pubblica i libri autobiografici 'Mia avventura' e 'La realtà di Sciltian. Trattato sulla pittura'. Antologiche a
Milano nel
1980 (in catalogo scritti di I.Faldi, M.Fagiolo dell'Arco, F.Miele) e a
Mosca nel
1983. Bibliografia: R.Civello, Sciltian, opera omnia, Milano 1986.
Ho scelto l'artista di origine armena, perché mi sono "scontrata" con lui quando ero piccolina. Invitata presso una ricca famiglia di Milano, trovai di fronte a me, appena entrata nella sala d'ingresso della casa, un enorme drappeggio rosso carminio, allungai la mano per toccarne il velluto, e mi accorsi che si trattava di un quadro. Mi fu detto che l'autore era Sciltian, Il realismo di questo pittore è impressionante. Famosi infatti i suoi tromp l'oeil, tanto precisi nelle forme plastiche, da parere oggetti tridimensionali. Un piccolo esempio lo potrete ammirare dalle opere presenti in questa piccola galleria, che non ha la presunzione di esporne le più eclatanti, ma solo di far conoscere l'autore ed il suo stile caratteristico . Le opere di Sciltian sono quotate.
Nessun commento:
Posta un commento