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moonbow-arcobaleno notturno |
di sera
dopo un temporale quasi estivo
Un miracolo
squarciò le nuvole pesanti
e la luna, col suo enorme faccione
era lì, pronta a farsi vedere
sempre bella, diceva lei
sempre romantica
se chi l'ammirava era innamorato
non tanto della sua donna
quanto del Creato.
Immobile, apparve subito
e si disegnò nel cielo ripulito
l'arcobaleno.
Una compagnia strana!
si dissero a vicenda
Ma sotto, in quella terra,
il mondo sembra più bello!
credevano,
gli uni decantavano i colori,
gli altri, estasiati
alla luna che voleva parlare
E parlava, parlava davvero
ma nessuno l'ascoltava.
E l'arcobaleno se n'andò.
Gavino Puggioni
L'arcobaleno in giardino
In effetti la luna parla a chi la sa ascoltare; e a chi se non ai poeti?
RispondiEliminaBella e suggestiva poesia, da meditare...!
Giovanna