benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

venerdì 29 novembre 2013

Arte poetica



Guardare il fiume ch'è di tempo e acqua
e ricordare che anche il tempo è un fiume,
saper che ci perdiamo come il fiume
e che passano i volti come l'acqua.

Sentire che la veglia è anch'essa un sonno
che sogna d'esser desto e che la morte
che teme il nostro corpo è quella morte
di ogni notte, che chiamiamo sonno.

Decifrare nel giorno o l'anno un simbolo
dei giorni dell'uomo e dei suoi anni,
convertire l'oltraggio empio degli anni
in una musica, un rumore e un simbolo,

dire sonno la morte, nel tramonto
vedere un triste oro, è poesia,
eterna e povera. La poesia
che torna come l'aurora e il tramonto.

A volte appare nelle sere un volto
e ci guarda dal fondo di uno specchio;
l'arte dev'esser come quello specchio
che ci rivela il nostro stesso volto..

Narran che Ulisse, stanco di prodigi,
pianse d'amore nello scorgere Itaca
verde e umile. L'arte è anch'essa un'Itaca
di verde eternità, non di prodigi.

E' anche come il fiume interminabile
che passa e resta e riflette uno stesso
Eraclito incostante, che è lo stesso
e un altro, come il fiume interminabile.


Jorge Luis Borges
da  Le più belle poesie
a cura di Francesco Tentori  Montalto
Crocetti Editore – Milano 1994

Nessun commento:

Posta un commento