XVII
Quando ci risolveremo ad andare alla deriva
non sapendo
cosa ci aspetta
sulla nave vuota della disperazione,
su una
zattera legata male,
su un'ala squamosa, su una barca senza remi,
immaginando la migliore,
e la peggiore
delle fini
e non cercando nulla dentro;
là in
cambio di tutto
si lanciano i dadi della divinazione sul libro dei
mutamenti.
Chi ha inventato un deserto d'acqua? chi ha scoperto,
che lì in
alto c'è la guerra?
chi ha dato ordine di coltivare giardini
dal grano
di fuoco?
Come l'usignolo – meglio morire
piuttosto che non cantare, ciò che canta,
piuttosto che non scrivere sulla seta del tempo,
quello che un popolo intero non può fare.
Quando tu soffierai nel proprio fischietto,
l'ispirazione, ogni volta
tra la terraferma e la nostra anima zampillerà
la tua
acqua, -
se solo avesse egli conosciuto il vortice della morte,
e tu,
lo specchio vuoto,
come vorrei chiedere scusa e baciar le ginocchia.
Olga Sedakova
da Elogio della
Poesia
Viaggio in Cina
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