Hai capelli d'inverno
occhi
lucenti d'onice.
Riaffiorano
ancor sulle ciglia
aquiloni bianchi e
rocchetti intagliati
d'infanzia.
Partisti
un giorno e
sulla panca
in fredda cucina
ti scrivevo
lettere
su fogli di scuola.
Ora
più non corriamo
nella campagna
la nostra casa è
letto di strada.
Graziella Cappelli
Hai capelli d'inverno
occhi
lucenti d'onice.
Riaffiorano
ancor sulle ciglia
aquiloni bianchi e
rocchetti intagliati
d'infanzia.
Partisti
un giorno e
sulla panca
in fredda cucina
ti scrivevo
lettere
su fogli di scuola.
Ora
più non corriamo
nella campagna
la nostra casa è
letto di strada.
Graziella Cappelli
Cara Danila, grazie!!!
RispondiEliminaQuesta poesia mi commuve sempre, ricordo ancora mio fratello con l'aquilone ed io che gli correvo dietro.
Abbracci
Graziella
E' bello ricordare i momenti felici! Fanno ancora tanta compagnia! Ma spiegami, quella chiusa: "La nostra casa è letto di strada"..è meravigliosa, ma molto ermetica, cosa volevi significare?
RispondiEliminaAbbracci e tanti, a te, anima splendida!
Cara Danila, "letto di strada" significa che dopo la morte del nonnno, del babbo, del fratello maggiore e la partenza per il collegio del mio secondo fratello; abbandonai la casa e presa con me mia madre mi trasferii in città. Dopo, con l'avvento del progresso, la casa fu distrutta e le macerie furono spianate per la costruzione di una strada nuova e grandissima.
RispondiEliminaBacioni.
Graziella
Che tristezza veder ridurre in polvere certi ricordi..ma sono case e cose! Mentre i sentimenti non si polverizzano mai e tu li trasformi in poesia!
RispondiEliminaBacioni a te
Danila
Versi intrisi di dolcezza e di amrezza bagnata nei ricordi. L'anima è colma di emozioni.
RispondiEliminaGrazie, caro Giovanni.
RispondiEliminaUn grande abbraccio.
Graziella