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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 30 aprile 2012

LE NUVOLE NON HANNO LACRIME

Hanno le spiagge del'infinito
delle eterne mutazioni
Hanno le pianure sconosciute
dove cavalieri erranti
percorrono le vie del cielo
e non lasciano traccia.

Le nuvole non hanno lacrime
perché la terra è già bagnata dalle proprie,
che sono, qualche volta, anche di gioia
quando un bambino nasce, sopravvive
e riesce a vivere.
Ma non gridano al miracolo.

Grigie, bianche, di fumo, sovrapposte
ed incorniciate in un disegno catartico,
movimento di movimenti ispirati
e creati dall'amico vento,
le nuvole non hanno lacrime
perché non hanno il tempo per piangere
o per gioire.

Corrono, s'adunano e scompaiono
mentre l'occhio umano s'adombra
e ne segue, altalenanti, le immagini.
Caleidoscopio di pensieri che avvincono,
vaganti nei sentieri del nulla
dove tutto si può guardare, senza vedere.

Le lacrime non appartengono alle nuvole.
Sono della terra, 
nella terra che noi calpestiamo.
Orme inzuppate di dolore, di attesa, di morte,
prive di pentimento, 
piene di odio e di indifferenza.

Le nuvole ascoltano pure i lamenti terreni,
li trasportano, li mischiano, li nascondono
Li vomitano a  mo' di pioggia o di tempesta
ma nessuno se n'avvede, per paura,
per ignominia,
in una vita spesa, a volte, nel male, 
in questo mondo dove pare
germoglino tanti, troppi fiori finti.

Le nuvole non hanno lacrime,
non le cercano, non le creano
Di queste nuvole anche noi viviamo
e, dopo, noi sogniamo, respiriamo, dormiamo
ed amiamo, ma non ci guardiamo,
perché noi piangiamo.

Gavino Puggioni
Da "Le nuvole non hanno lacrime"

Poesia premiata con menzione particolare al Premio Internazionale di Poesia Nosside, di Reggio Calabria, nell’edizione del 2010. 

1 commento:

  1. Condivido questi splendidi versi dal sapore amaro.
    Grazie
    Graziella

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