La tivvì è incubo
Le strade, i giardini
i palazzi
dove pochi si conoscono
Essere per sembrare
è incubo
perché non esisti
E' tutto un artificio
quasi un falso
e su questo si costruisce la verità
E' tutto imposto
da regole
solo divulgate
a mezzo di figure
perché di moda
non fa niente
se in perfetta antitesi
E' tutto sbandierato
da quel solo mezzo
unico tam-tam
unico credo
a cui queste generazioni
s'aggrappano
La gente che dice
di avere un Dio
e invece ne ha tanti
perché la società
s'è trasformata in multistrati
uno più fragile dell'altro
Quest'incubo dominante
seppur astratto
ci soggioga, ci meraviglia
ci trasforma e ci lascia
il pensiero appiattito
che non è nostro
è di tutti
Annulliamolo!
Gavino Puggioni
14 aprile 2003
Da L'arcobaleno in giardino
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