Nulla
due volte accade
né
accadrà. Per tal ragione
si nasce
senza esperienza,
si muore
senza assuefazione.
Anche
gli alunni più ottusi
della
scuola del pianeta
di
ripeter non è dato
le
stagioni del passato.
Non c’è
giorno che ritorni,
non due
notti uguali uguali,
né due
baci somiglianti,
né due
sguardi tali e quali.
Ieri,
quando il tuo nome
qualcuno
ha pronunciato,
mi è
parso che una rosa
sbocciasse
sul selciato.
Oggi,
che stiamo insieme,
ho
rivolto gli occhi altrove.
Una
rosa? Ma che cos’è?
Forse
pietra, o forse fiore?
Perché
tu, malvagia ora,
dai
paura e incertezza?
Ci sei -
perciò devi passare.
Passerai
– e qui sta la bellezza.
Cercheremo
un’armonia,
sorridenti,
fra le braccia,
anche se
siamo diversi,
come due
gocce d’acqua.
Wisława Szymborska
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