Autore: Giovanni De Simone pubblicata sul sito Gli Occhi di Argo
la notte
con i suoi sospiri
stordisce la luna
che
tra case addormentate
-con gocce di luce-
inumidisce
il tristo canto del vento
coperto da ombre di pensieri
affacciati alla finestra dei sogni
sogni?!
lettere spezzate di un nome
che più non consola
notti nere di lacrime
essiccate dalla fiamma dell'amore
che brucia in cicatrici di pietra
notti bianche di gelo
stillato da sordo dolore
festino di immagini
incarnato nell'anima
sogni?!
amara posizione
cristallizzata nel tempo
che consuma l'orizzonte
sogni?!
Vorrei conoscere i tuoi sogni
bucarli con la mia tenerezza
e far cantare il tuo amore
L’assenza dell’amore, il senso della sua mancanza, è argomento molto trattato dai poeti. Giovanni De Simone sviluppa il suo “discorso poetico” in modo particolarmente originale, accostando figure comuni all'immaginario collettivo ad efficaci rappresentazioni che solo l’artista riesce a cogliere (e a donare al lettore attento).
La luna stordita, le cicatrici di pietra, i sogni bucati dalla tenerezza, sono solo alcune di queste sorprendenti immagini.
Giovanni De Simone ne rivela moltissime, in questo componimento che ci fa rendere conto di quanto una particolare sensibilità possa andare ben oltre i luoghi comuni: i “sogni” qui presentati hanno tutto il sapore della profondità, della densità, dell’incessante opera del poeta che non smette mai di comprendere.
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