Ti
amavo ancor prima di vederti e sapevo che avresti avuto occhi verdi.
Principessa,
ti cullavo in un vecchio libro di fiabe, nascosto in una logora valigia sotto
il letto.
Bambola
impossibile, ti guardavo sui ripiani alti di solitari banchi esposti ai margini
di lunghe vie fangose.
Sfociavano
ad una piazza deserta, spoglia dove al centro biancheggiava alla luna, una
giostra di cavalli laccati immobili.
Arrivasti,
le vie si asciugarono e dai sassi spuntarono occhi di margherite; correvi a
braccia tese tra l'erba, calabroni e farfalle si posavano sui rovi ad arco
pendenti di lucide more.
Fu
l'estate della nostra gioia esplosa tra campi di girasoli.
Un
giorno ti rapirono il riso: forse furono zingari gitani, su neri cavalli al
vento con petti villosi luccicanti di catene d'oro.
Forse...furono
gli artigli rapaci di una vecchia strega, reincarnata nel sorriso tirato di
donna perbene; una sottile spada mi squarciò l'anima e mi persi nell'oblio più
profondo.
Come
sonnambula ti cercavo, vagando senza meta in fitti boschi scuri. Di fratta
in fratta i dischi abbaglianti dei gufi fra le fronde facevano luce.
Frusciava
il fogliame e tra gli sterpi seguivano lupi amici, silenziosi a coda
bassa.
Mi
trovai su scoscesi dirupi, ma nella valle il richiamo echeggiava al vento,
mentre aquile planavano con gracchio lamentoso.
Ci
trovammo in fila lungo spiagge notturne, ma onde fragorose cancellavano le
orme.
Esplorammo infine
grotte marine calcaree e i lupi uggiolando fiutavano l'umide rocce.
Ti
vide un astro sconosciuto, lontanissimo con la chioma ricciuta nascosto dietro
la luna. La sua aura ti scaldò e con il filo invisibile della forza ritrovasti
la strada.
Siamo
tornate su quelle vie e sulla piazza c'è festa grande, suonano fisarmoniche,
volano palloncini contro un sole rosso che accende la speranza...
Gira,
gira la giostra, le code dei cavalli ondeggiano tra lampadine colorate.
Tra
la folla ti guardo ancora bambola e dai ripiani illuminati, ridi e scuoti la
polvere.
Graziella Cappelli
Cara Danila, ma che sorpresa! Grazie di cuore.
RispondiEliminaBacio, Graziella
Molto bella questa tua prosa-poesia! Commovente, colma di ricordi di un tempo favoloso,che cancella la prosaicità di quello attuale! Bacio e Buone Feste
RispondiEliminaDanila