Ho
pena delle stelle
che
brillano da tanto tempo,
da
tanto tempo…
Ho
pena di loro.
Non
ci sarà una stanchezza
delle
cose,
di
tutte le cose,
come
di un braccio o delle gambe?
Una
stanchezza d’esistere,
di
essere,
soltanto
di essere,
l’essere
triste lume o sorriso…
Non
ci sarà, infine,
per
le cose che sono,
non
la morte, bensì
un’altra
specie di fine,
o
una grande ragione -
qualcosa
così
come
un perdono?
(Fernando Pessoa, trad. Luigi Panarese)
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