Dopo
un grande dolore viene un senso solenne,
stanno
composti i nervi, come tombe,
il
cuore irrigidito chiede se proprio lui
soffrì
tanto? Fu ieri o qualche secolo fa?
I
piedi vanno attorno come automi
per
un’arida via
di
terra o d’aria o di qualsiasi cosa,
indifferenti
ormai:
una
pace di quarzo, come un sasso.
Questa
è l’ora di piombo, e chi le sopravvive
la
ricorda come gli assiderati
rammentano
la neve:
prima
il freddo, poi lo stupore, infine
l’inerzia
(Emily Dickinson, n.341, 1862 - trad. Margherita
Guidacci)
Forse prima del "senso solenne" ci si ritrova nel vuoto e nel nulla,
RispondiEliminatutto appare senso un senso, senza direzione, ma si deve andare e andare....
"poesieinsmalto"
E' una fra le mie preferite della Dickinson! BUON NATALE al titolare e ai seguaci di questo blog!
RispondiEliminaGiovanna