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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 4 febbraio 2013

NELLA SPELONCA DELL'UNIVERSO


A mezzogiorno i petali di una rosa
sono ancora essenza rigogliosa
donata a cuori gentili e leggiadri
come fili di seta dipinti nei tuoi quadri
dove la beltà e la tenerezza dei tuoi occhi
fanno da specchio
a questo mondo di incertezza

Hai visto l'albero della vita
che tu hai donato e che vita ti ha lasciato
in un sentiero di brughiere bruciate e assolate
dove il dolore delle anime perse
aiutate da te a resuscitare
ha respinto la gioia dell'essere vivente
perché, impertinente, non voleva amare

Hai abbracciato l'infinito
compreso quello mio, fatto del nulla
dove amore e anche paura
regnano in un'armonia del tutto fasulla
se non fosse, e me ne accorgo
quel seme della tua sana follia
che aiuta tutti noi, e quanti siamo
a girovagar per il mondo quasi in allegria

E il cane bastardo, pure randagio
si avvicina a me, si avvicina a te
ci vede, ci sente, ci annusa, ci tocca
ha fame e spalanca la bocca
per comunicare, animale che non è altro
che lui esiste e vuole compagnia
proprio da me, da te che siamo umani
ma abbiamo paura e ce ne stiamo lontani

anche da quell'ombra fatta di carne
solo speranza
rivolta a chi la circonda
Non è la morte
perché lei sarebbe troppo forte
lei schiaccia perfino le formiche
le pulci e i lombrichi
schiaccia me e te uniti nella stessa sorte

Il cavallo alato, padre dei nostri sogni
dei miei e dei tuoi, non vuole più correre il cielo
lui dice che non abbiamo più bisogni
in questa terra dove tutto abbonda
dalla A alla Zeta
perché noi umani abbiamo sempre fretta
di consumare la nostra esistenza
fatta di ipocrisia, vanagloria e indifferenza

Gavino Puggioni
Da Le nuvole non hanno lacrime

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