Lettera di Garibaldi a alla Signora Shillipson di Londra che gli richiedeva una ciocca di capelli! |
Più delle vacanze la tua parola di sogno azzurro
Il profumo dei manghi mi prende alla nuca
e come vino di palma in una sera di tempesta l'aroma
femminile delle goyaves
Le tempeste suscitano gli spiriti, il palazzo bianco si scuote dalle
fondamenta di pietra
Mi è difficile prendere sonno, disteso sotto la lampada,
sotto la violetta del Cap.
La stagione s'è annunciata sui tetti con i venti violenti del Sud Ovest
Gonfia di burrasche, carica di passioni.
Le rose altere e i rododendri esalano l'ultimo profumo
Come dame alla fine del ballo
I fiori delle bouganvilles si disfanno delicatamente
Quando i tamarindi che sanno di limone accendono le loro
stelle d'oro.
Dal fondo, sale, aggredendo le mie radici, l'odore dei neri
serpenti
A consacrare la stagione dello svernamento.
Nel giardino i pavoni si aprono, è la stagione degli amori
Mutilano sui prati, principi purpurei, i flamboyants
Dal cuore di luce e i grandi gladioli di scarlatto e d'oro.
Mi assalgono tutti gli odori dell'umido primordiale e della
vegetazione marcita.
Nozze di sangue e carne – anche se solamente nozze
dell'anima – quando sarai tra le mie braccia
Mango maturo, goyave aperta, sospiro ah! fervido alito di
freschezza.
Mi piace la tua lettera azzurra, più dolce dell'issopo
E la tua tenerezza che mi confida di te, amica mia.
Lèopold
Sèdar Senghor
da Poesia
dell'Africa
Bandecchi&Vivaldi
Editori
Aprile 2009
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