Non ho nessuna pretesa di voler
insegnare a scrivere a chi è più esperto di me, ma credo di sapere
come ci si orienta in tal senso.
C’è chi scrive di getto: desidera
mettere nero su bianco, tutti i suoi pensieri, siano essi in versi, prosa,
saggistica, storia, letteratura, romanzi e quant’altro.
C’è chi scrive meditando molto, e
tenendo costantemente il dizionario dei sinonimi e contrari, il vocabolario,
i testi bibliografici inerenti il progetto di scrittura, accanto a
sé, e non si azzarda a posare una sola parola sul foglio e nel programma word
del pc, se non ha prima analizzato ogni singola parola.
C’è chi scrive frasi brevi,
sintetiche, e chi si dilunga in panegirici da capogiro.
C’è chi non rispetta la
punteggiatura, costringendoci a una lettura senza respiro, e chi invece mette
punti e virgole a ogni piè sospinto.
Potremo andare avanti
all’infinito, ma queste mie considerazioni vogliono solo affermare che colui o
colei che scrive, ha il sacrosanto diritto di mantenere un suo proprio stile,
esattamente come un pittore dipinge con la tecnica imparata e con estro
personale.
Può piacere un autore, oppure
parerci di una noia mortale, può divertirci o farci sbadigliare, sta a noi
scegliere chi scrive nello stile e nel contenuto che più ci aggrada. Ma non sta
a noi giudicare, poiché ciò che ci piace, può non piacere ad altri lettori,
così come ciò che non ci piace, può accogliere il consenso altrui.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5bkDXA_83UWFp9TzE5nw_z1KYLFRjUP_VfiuiYdeRbkiQV2NLKPUWZl1lCjNqmXzE7VzZyieWVXe_0vNrMcy_-bhi5ytOuSUUQt2aBZ7zRW0ggJBGXbuokmugUrN3H7OKLfZChn0mNBQ/s320/bimba_che_scrive.jpeg)
E’ chiaro che le ripetizioni,
l’abuso di aggettivi e di locuzioni avverbiali andrebbero evitati ma, in certi frangenti sono necessari.
L’importante, è non scrivere in modo sgrammaticato, e con un lessico alla portata
a tutti. Il politichese e l’ecclesialese, sono incomprensibili dalla maggior
parte dei lettori…meglio evitare!
Così come è necessario sottrarsi
all’eccessivo uso di avverbi che finiscono in “mente”: evidentemente,
assolutamente, conseguentemente, eccezionalmente…
Talvolta servono, come
“improvvisamente” o “causalmente”, ma in un testo, sarebbe meglio trovare un
escamotage per ovviare a certe rime! All’improvviso, resta evidente, in modo
assoluto, di conseguenza, in via eccezionale…potrebbero essere sostituti
appropriati. O usare – e in questo caso sono consenziente . il famoso
dizionario dei sinonimi, ovviamente (!) se non arriva subito in mente (ecco la
rima!) qualche sinonimo adatto allo scopo.
Terminata la mia breve lezione
sulla scrittura, che nulla aggiunge a un buon testo di sintassi e grammatica
(gli errori ortografici sono orribili!)concludo, rivolgendomi agli esteti, di
non penalizzare troppo coloro che, colmi di buona volontà, tentassero di
esprimere il loro pensiero dedicandosi alla scrittura! Anzi, sollecitateli,
poiché se è vero che di scrittori ne è pieno il mondo, così come di gente che
scrive, è altrettanto reale l’esigenza di comunicare sensazioni, emozioni,
sentimenti o esperienze di vita.
BUON LAVORO A TUTTI!
Danila Oppio
Nessun commento:
Posta un commento