Lo stagno dice:
avessi avuto mani e voce,
come ti avrei amato, come t'avrei cullato.
Sono tutti avidi, sai, son sempre ammalati
e le vesti altrui strappano
per farsene bende.
Io, invece, non ho bisogno di niente:
già, tenerezza – ecco la guarigione.
Poserei le mie
mani sul tuo grembo,
come una docile fiera,
e come cielo scenderei
dall'alto in forma di voce.
Olga Sedakova
da Elogio
della poesia
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