il vecchio
stanco e pieno di ferite
cede il passo al giovane
con la faccia dipinta di verde
gli si appresta il
“benvenuto”
-parola irreale/reale-
mezzanotte
le porte si aprono
lui entra con lampi ed echi
e rende muta la sofferenza:
il passato si sfalda
il futuro è sorriso di tempo
ma
ci sono storie diverse e
le allegorie di parole
sono luce riflessa
nello specchio dell'anima
che beve buio
fino al culmine del giorno
-incarnazione di desiderio-
che si allontana e ritorna
con rughe senza volto
da occhi
di pene accumulate
scorre rossa acqua salata
che corrode la pietra del tempo
Giovanni De Simone
Inedita
Straordinaria! Mi piace da morire!
RispondiEliminaGrazie, Giovanni.
Buon Anno! A voi tutti.
Graziella
Grazie a te Graziella, e buon anno che sia felice e pieno di grandi cose!!
RispondiEliminaGrazie, Danila.
RispondiEliminaAuguri sinceri per un 2013 migliore.
Graziella