TEMPI DURI PER SANTA KLAUS |
Da nessuna parte,
siamo sempre qui, in questa nostra Italia che vuole partire, la si fa partire
magari su binari sbagliati ma, santi e diavoli!, non arriva mai!
Un anno passato
col governo nuovo e col parlamento vecchio, ministri nuovi, illustri professori
e professionisti e parlamentari sempre vecchi, incollati ai loro cadreghini che
ne han preso pure le forme, quelle intime, dal basso in alto.
Un anno passato
con regioni allo sfascio politico, messe alla berlina ma sempre più prepotenti
e quindi inutili, con regioni dalle casse sempre aperte, disponibili a mani
ladrone, incollate ai denari pubblici per “divertissement” goderecci e
personali ma...perfettamente legali,
seppure segrete!
Un anno passato
sui ponti della speranza, rubata anche quella, trapassato sulle spalle di
migliaia di lavoratrici e lavoratori onesti ridotti in miseri numeri da
statistiche, vere o false, ma sempre più allarmanti, gente, ahimè!, che di
questa vita non sa più cosa farsene, se ne lamenta, non se ne vergogna ma è
inascoltata.
Ma ora arriva
Natale e anche il suo Babbo, appesantito e non da regali!
Bisogna far festa,
bisogna spendere, bisogna regalare, bisogna sorridere, ma a chi?
A chi non è più? a
mio nonno? O ai miei e nostri bambini?, sì, certo!
O a questa
maschera globale che sa di ipocrisia e proprio nel dodicesimo mese dell'anno?
Meglio astenersene!, - Ma mi faccia il piacere! - direbbe chi già conoscete.
E dopo Natale,
Capo d'anno e la Befana ci saranno altre feste, quelle non comandate, le
elezioni, quelle importanti, quelle che fanno conoscere meglio l'Italia, quelle
dove tutti festeggiano qualcosa di improbabile e non se ne vergognano. Ed io,
comunque, non vorrei parteciparvi, a quelle feste del NULLA, perché tutto
rimarrà come prima e, come prima, l'Italia sarà ancora e chi sa per quanto
tempo col culo per terra, a leccarsi ferite incancrenite di cui nessun medico
serio ha mai voluto occuparsi.
Ecco! Siamo
arrivati ma dentro noi stessi, le nostre coscienze , per chiederci se dobbiamo
continuare in questa guisa oppure innalzare paletti, dire no a chi non merita e
sono tantissimi, e dire sì a chi merita.., sì, lo so, sono pochissimi, ma a
questi bisogna rivolgersi, trovarli, nominarli e far si che lavorino
nell'interesse di tutti, soprattutto dei giovani, già diplomati, laureati o
“master-izzati” e già pronti per imboccare quella via che li porterà lontano,
lontano dal proprio paese.
Purtroppo!
Anche la Befana è perplessa!! |
Bravissimo! Grazie!
RispondiEliminaGraziella