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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

mercoledì 19 dicembre 2012

ECCO! SIAMO ARRIVATI!


TEMPI DURI PER SANTA KLAUS


 Ma dove? vi chiederete.
Da nessuna parte, siamo sempre qui, in questa nostra Italia che vuole partire, la si fa partire magari su binari sbagliati ma, santi e diavoli!, non arriva mai!

Un anno passato col governo nuovo e col parlamento vecchio, ministri nuovi, illustri professori e professionisti e parlamentari sempre vecchi, incollati ai loro cadreghini che ne han preso pure le forme, quelle intime, dal basso in alto.
Un anno passato con regioni allo sfascio politico, messe alla berlina ma sempre più prepotenti e quindi inutili, con regioni dalle casse sempre aperte, disponibili a mani ladrone, incollate ai denari pubblici per “divertissement” goderecci e personali  ma...perfettamente legali, seppure segrete!
Un anno passato sui ponti della speranza, rubata anche quella, trapassato sulle spalle di migliaia di lavoratrici e lavoratori onesti ridotti in miseri numeri da statistiche, vere o false, ma sempre più allarmanti, gente, ahimè!, che di questa vita non sa più cosa farsene, se ne lamenta, non se ne vergogna ma è inascoltata.
 
Ma ora arriva Natale e anche il suo Babbo, appesantito e non da regali!
Bisogna far festa, bisogna spendere, bisogna regalare, bisogna sorridere, ma a chi?
A chi non è più? a mio nonno? O ai miei e nostri bambini?, sì, certo!
O a questa maschera globale che sa di ipocrisia e proprio nel dodicesimo mese dell'anno? Meglio astenersene!, - Ma mi faccia il piacere! - direbbe chi già conoscete.
E dopo Natale, Capo d'anno e la Befana ci saranno altre feste, quelle non comandate, le elezioni, quelle importanti, quelle che fanno conoscere meglio l'Italia, quelle dove tutti festeggiano qualcosa di improbabile e non se ne vergognano. Ed io, comunque, non vorrei parteciparvi, a quelle feste del NULLA, perché tutto rimarrà come prima e, come prima, l'Italia sarà ancora e chi sa per quanto tempo col culo per terra, a leccarsi ferite incancrenite di cui nessun medico serio ha mai voluto occuparsi.

Ecco! Siamo arrivati ma dentro noi stessi, le nostre coscienze , per chiederci se dobbiamo continuare in questa guisa oppure innalzare paletti, dire no a chi non merita e sono tantissimi, e dire sì a chi merita.., sì, lo so, sono pochissimi, ma a questi bisogna rivolgersi, trovarli, nominarli e far si che lavorino nell'interesse di tutti, soprattutto dei giovani, già diplomati, laureati o “master-izzati” e già pronti per imboccare quella via che li porterà lontano, lontano dal proprio paese.
Purtroppo!
Anche la Befana è perplessa!!

 Gavino Puggioni




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