navigo in questo pianeta
dove le foglie
assomigliano ad una calzamaglia
che mi imprigiona
e non mi da tregua
anche se sbaglia
Essendo alieno chiamato ufo
m'immergo sconosciuto
nelle menti terrene
e faccio di tutto
per deviarle in altri mondi
in oasi più serene
Qualcuno mi odia
tal altro mi studia
nel mio viaggio siderale
tanto la gente non sa niente
di quello che sono
che vorrei sembrare
mentre scio il cielo a meravigliare
milioni di umani a testa in su
Posso anche fermarmi
tirando il freno a mano
faccio un rumore sordo e strano
e il mio capo urla
che non è contento
In fondo in fondo
sono come Nessuno
l'amico di Omero
quando io non esistevo
Sono un alieno e ne vado fiero
e continuo a navigare
tra sogni e fantasie
per non farvi spaventare
Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'anima
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