Dopo aver spinto la porta che vacilla
Ho passeggiato nel piccolo giardino
Che il sole del
mattino illuminava dolcemente
Spruzzando ogni fiore di umide scintille.
Nulla è mutato. Ho rivisto tutto: l'umile pergolato
Di vite vergine con le sedie di canna
La fontana fa sempre il suo suono d'argento
E il vecchio pioppo il suo eterno lamento.
Le rose palpitano come prima; come allora,
I grandi gigli orgogliosi ondeggiano al vento.
Tutte le allodole che vanno e vengono le conosco.
Ho ritrovato pure, diritta, la Velleda
Di gesso che si squama all'inizio della strada,
-
Fragile,
nell'odore neutro della reseda.
Paul Verlaine
da Poesie
Saturnine
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