Un velo sugli occhi di pianto,
un telo macchiato di sangue,
la benda perduta nel fango,
un canto di morte s’adagia
nebbioso dal cielo stellato.
*
Qualcuno si ferma a contare
le ossa che sporgono nude,
crescenze di zolle marcite.
*
Corpi invasi dal pentimento
sono a caso in ordine sparso,
sparso per non farsi sparare.
*
Per sempre sorride la luna
negli occhi di ghiaccio perplessi
di chi è tranquillo supino,
di chi è rimasto sorpreso
colpito morendo sul colpo.
*
C’è chi ha supplicato i santi,
c’è chi ha scalciato riverso
c’è chi ha rivisto la madre,
c’è chi ha pensato è finita.
*
Due corpi si tendono mani
seppur con diverse divise.
*
S’allarga il velo pietoso
man mano che avanza la notte.
Lorenzo Poggi
Da Muretti a secco
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