M’ha investito
una pagina bianca
mentre
attraversavo furtivo
sulle strisce
della quotidianità.
Nel silenzio
terso dell’aria
s’udì forte
l’impatto
di flash
incendiari
sulla tela del
cervello.
Impantanato
nei rimorsi,
senza sapere
se andare o tornare,
m’accartocciai
sul sedile d’asfalto
a guardare
quei lampi,
gocce
d’infinito rappreso,
particelle
esaltate d’eternità.
A fatica ho
srotolato una penna
per incidere
qualche parvenza d’idea
lasciata dai
lampi.
Lorenzo Poggi
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